“Dispersione scolastica e obbligo dei Comuni”: è il titolo dell’evento in videoconferenza in programma per mercoledì 23 luglio dalle 11:00 alle 13:00, a cura di ANCI Sicilia.
Un appello rivolto ai sindaci e agli assessori comunali con delega alla Pubblica Istruzione in vista dell’anno scolastico 2025-2026, affinché, tutti insieme, si approfondisca il fenomeno attraverso il confronto, analizzando il ruolo dei primi cittadini e i relativi adempimenti.
Al centro dell’incontro, anche il coordinamento, con altre istituzioni, relativo alle azioni da intraprendere per contrastare la fuga dalle scuole, con precisi strumenti e metodologie operative.
Prevista la partecipazione dei rappresentanti di ANCI, dell’Ufficio Scolastico Regionale e di esperti del settore.
Per partecipare all’incontro è necessario iscriversi al link:
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I DATI DEL FENOMENO IN SICILIA
Il recente “Decreto Caivano”, ossia il Decreto Legge del 15 settembre 2023, convertito con modifiche nella Legge del 13 novembre dello stesso anno, ha introdotto alcune novità all’articolo 14 del Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, riguardanti le scuole di ogni ordine e grado, che rafforzano il ruolo attivo del sindaco nella lotta alla dispersione scolastica.
Si tratta tuttavia di norme che necessitano ancora di essere pienamente attuate e che meritano approfondimento sul ruolo di sindaci, dirigenti scolastici e degli altri attori, soprattutto nel contesto siciliano i cui dati risultano a oggi sconfortanti.
Nell’anno scolastico 2022/23, la Sicilia ha registrato un IDSG – Indice di Dispersione Scolastica Globale – complessivo, ossia per tutti gli ordini di scuola, pari al 4,14%, in leggero miglioramento rispetto all’anno precedente: nel 2021/2022 era infatti del 4,55%.
Considerando in particolare la fascia d’età compresa tra i sei e i sedici anni, che copre la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, cioè il primo ciclo dell’istruzione obbligatoria, i dati mostrano livelli di dispersione contenuti nella primaria ma più elevati, seppur in calo, nella scuola media.
I valori dell’IDSG per grado scolastico nell’anno 2022/23 in Sicilia sono, per quanto riguarda la scuola primaria – elementare – lo 0,49%, pari a 1004 alunni dispersi su oltre 206 mila iscritti, dato sostanzialmente stazionario rispetto allo 0,48% dell’anno precedente.
Il dato che riguarda la scuola secondaria di primo grado, la scuola media, indica un IDSG pari a circa 2,26%, corrispondente a 3.145 alunni dispersi su 138.881 iscritti, in diminuzione rispetto al 2,72% del 2021-22.
I NUMERI NELLE PROVINCE
Dal monitoraggio dell’Ufficio Scolastico Regionale emergono alcune significative differenze tra le province dell’isola.
Nella scuola primaria, la provincia di Siracusa registra l’IDSG più elevato, pari a circa 1,11%; Caltanissetta, invece, presenta il valore minimo, solo 0, 27%.
Anche nella scuola secondaria di primo grado, le scuole medie, si notano variazioni: la dispersione esplicita più alta si rileva ad Agrigento, con un IDSG di circa 3,49%.
Segue Ragusa, con circa il 3,4%, mentre a Messina si registra il tasso più basso, l’1,09%.
Le differenze indicano che il fenomeno è più accentuato in alcune aree dell’isola, spesso correlate a contesti socio-economici meno favorevoli.

