La consigliera, vicina all’eurodeputato Marco Falcone, giurerà domani nella giunta Balsamo al posto della dimissionaria Sitibondo. Fino a ieri all’opposizione, oggi spinta da promesse politiche non meglio precisate. Il trasformismo è servito.
Licata – Colpo di scena nella politica licatese: Carmelinda Callea, consigliera comunale eletta in una lista civica collegata al candidato Balsamo e vicina alle posizioni dell’eurodeputato Marco Falcone, entro domani mattina se non nel pomeriggio di oggi, presterà giuramento come nuovo assessore della giunta guidata da Angelo Balsamo.
Subentra alla Sitibondo, dimessasi alcuni giorni fa e finita nell’occhio del ciclone nell’ambito della maxi inchiesta “Mazzettopoli”, che ha travolto l’Ufficio Tecnico e alcune figure di spicco della macchina amministrativa. Una scelta che ha il sapore di un rimpasto dettato dall’urgenza politica più che dalla coerenza.
La Callea, fino a pochi giorni fa, si era dichiarata apertamente all’opposizione, criticando apertamente alcune scelte dell’amministrazione. Tuttavia, il repentino cambio di rotta lascia più di un dubbio. Fonti interne parlano di “promesse” ricevute da più parti, che avrebbero convinto la consigliera a sposare la linea del sindaco, abbandonando di fatto il suo ruolo di controllo e vigilanza politica.
Un atto che molti cittadini e osservatori giudicano come l’ennesimo esempio di trasformismo all’italiana, dove le poltrone sembrano avere più peso dei principi. In un momento in cui l’intera amministrazione è attraversata da ombre giudiziarie e tensioni politiche, il passaggio della Callea già Vice Presidente nella passata consiliatura, viene letto come un’operazione di salvataggio più che di rilancio.
Inquieta soprattutto la tempistica: l’uscita di scena della Sitibondo per motivi che hanno a che fare con un’indagine per corruzione e appalti truccati, e l’ingresso immediato della Callea, certificano che la giunta Balsamo è sempre più un mosaico di interessi politici variabili, in cui l’unico criterio per entrare sembra essere l’utilità del momento.
Ora la domanda che rimbalza tra le stanze del potere e tra i cittadini è una sola: con che deleghe entrerà in giunta Carmelinda Callea? E soprattutto: sarà in grado di portare una reale discontinuità o finirà per essere assorbita da quel “sistema” che fino a ieri sembrava voler contrastare?
Nel frattempo, a Licata, la politica continua a stupire. Ma non certo in meglio.

