Il Sindaco Vito Terrana ha nominato un esperto a titolo gratuito per l’ambiente e il territorio. Ma il M5S accende i riflettori: manca la laurea? Nessuna motivazione rafforzata? Il decreto ignora gli obblighi di legge. Trasparenza assente, e il rischio è di un altro “errore informatico”.

Campobello di Licata – Un incarico “gratuito” che rischia di costare molto in termini di trasparenza istituzionale. Il Movimento 5 Stelle di Campobello di Licata, per voce dell’attivista Lillo Alaimo, solleva dubbi pesanti sul Decreto Sindacale n. 29/2025 decreto sindacale n. 29 del 2025 sindaco campobello di licata, con cui il Sindaco Vito Terrana ha conferito un incarico di “esperto per la tutela del territorio e dell’ambiente” al Sig. Calogero Pirrera, dipendente del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria di Canicattì.

Una nomina che, seppur formalmente a titolo gratuito, presenta gravi lacune normative e procedurali. La legge di riferimento, art. 14 della L.R. 7/1992, stabilisce chiaramente che gli esperti nominati dai Sindaci devono possedere una documentata professionalità. E nel caso in cui non siano in possesso di laurea o titoli affini alla materia trattata, la nomina deve essere “ampiamente motivata”.

🔴 Nel decreto manca tutto questo.
Non viene allegato alcun curriculum vitae del nominato. Non viene chiarito se il Sig. Pirrera sia in possesso di laurea in discipline ambientali. Non c’è traccia di una “motivazione rafforzata” che giustifichi, come impone la legge, la scelta di una figura eventualmente priva dei requisiti accademici. E, cosa ancor più grave, non è stato fornito alcun piano delle attività, né sono stati fissati obiettivi, orari o modalità di rendicontazione dell’incarico.

“Nulla contro la persona, peraltro un caro amico – scrive il M5S – ma qui è la forma e la sostanza dell’atto amministrativo a essere totalmente fuori norma.”

Secondo le linee guida dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), gli incarichi esterni a titolo gratuito devono essere motivati con estrema trasparenza, corredati da un atto scritto di rinuncia al compenso e giustificati dalla mancanza di risorse interne. Nessuna di queste condizioni è visibile nel decreto sindacale.

Inoltre, la Corte dei Conti, con sentenze n. 3123/2007 e 334/A/2008, ha più volte ribadito che un ente deve prioritariamente attingere a competenze interne prima di procedere con incarichi esterni, anche se non retribuiti.

❗ Le richieste del M5S:

  1. Dimostrare che il Comune non dispone di figure interne qualificate per la materia ambientale.

  2. Trasmettere relazioni periodiche sull’operato dell’esperto nominato.

  3. Pubblicare un piano dettagliato delle attività da svolgere.

  4. Rendere noto quali giorni e orari l’esperto, impiegato pubblico a Canicattì, potrà dedicare al Comune.

  5. Fornire al Consiglio Comunale e ai cittadini massima trasparenza documentale.

Il precedente degli “errori informatici” legati al primo esperto nominato dal Comune sui tributi è ancora fresco nella memoria collettiva. Ed è proprio per evitare un nuovo scivolone istituzionale che il Movimento 5 Stelle chiede risposte immediate.

“Non vogliamo processi alle intenzioni – conclude il gruppo – ma i cittadini hanno diritto alla verità e gli atti pubblici devono rispettare la legge. Basta nomine opache, è tempo di controllo e chiarezza.”

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