Una serata dedicata alle aziende del settore vitivinicolo, per promuovere le realtà imprenditoriali e il territorio, progettando nuovi modelli di sviluppo culturale ed economico fondati indissolubilmente sul binomio vino e archeologia. 
L’iniziativa, a cura del Parco Archeologico di Lilibeo – Marsala e della testata giornalistica “La Sicilia di Catania” si svolgerà giovedì 10 luglio  a partire dalle 18:30, nel Giardino storico del Museo Lilibeo, alla presenza di istituzioni locali e regionali.
Un’interessante occasione di incontro e confronto tra operatori economici, enti pubblici e mondo dell’informazione nell’incantevole scenario di Marsala, l’antica Lilibeo, luogo privilegiato per promuovere la cultura enologica. 
La produzione e il commercio del vino, documentati già dai tanti ritrovamenti archeologici nella fenicia Mozia e nella città punico romana di Lilibeo, trovano l’apoteosi nella Marsala ottocentesca, resa famosa dai vitigni che dal territorio  traggono il nome o l’origine.
Le ricerche archeologiche  confermano quanto il commercio del vino abbia favorito la relazione tra i popoli e le civiltà presenti sulle sponde del Mediterraneo, a partire dalla Sicilia.
Fenici, Etruschi, Greci e Cartaginesi, e poi ancora Bizantini, Arabi e Normanni, fino ai mercanti delle città marinare e ai bastimenti mercantili britannici, hanno solcato il Mare Nostrum con carichi di anfore vinarie, di botti e barrique.
Insieme al vino hanno viaggiato civiltà, tradizioni, lingue e culture artistiche e la Sicilia, al centro del grande “continente liquido” rappresentato dal Mediterraneo, è stata permeata profondamente da tali connessioni.

ADOTTARE UN BENE CULTURALE PER ARRICCHIRE IL BRAND IMPRENDITORIALE 

“La Sicilia di Catania” riserverà all’iniziativa grande visibilità nella testata giornalistica, sia in versione cartacea che on line, dedicando pagine speciali attraverso un piano di comunicazione efficace per esaltare l’incontro tra passato e futuro, pubblico e privato. 
Si tratta di un’eccezionale vetrina per il territorio, che annovera nel proprio DNA il binomio vino e archeologia: i partecipanti potranno viverne il senso visitando gli allestimenti del Museo Archeologico Regionale Lilibeo-Marsala, nel prestigioso stabilimento vinicolo Baglio Anselmi, ma anche esplorando l’esposizione a cielo aperto rappresentata dall’intero territorio, lambito dal mare “africano” e dalla splendida laguna dello Stagnone, che ancora custodiscono patrimoni sommersi di anfore vinarie e relitti.
“La Sicilia di Catania” e il Parco Archeologico di Lilibeo Marsala hanno unito le energie proprio per raccontare le storie dei luoghi e collegarle all’attualità: una stretta collaborazione per proporre l’adozione di uno dei reperti esposti al Museo o uno dei monumenti del PALM da parte delle aziende,  protagoniste della conservazione del patrimonio grazie a donazioni liberali con ART Bonus, che prevede consistenti sgravi fiscali.
Il brand di ogni impresa coinvolta  potrà essere arricchito e connotato da un valore aggiunto, con l’utilizzo dell’immagine del bene scelto a cui dedicare attenzioni e cure.
Le aziende e gli operatori del territorio, insieme al Parco, in un sodalizio virtuoso, potranno beneficiare delle reciproche potenzialità.
I manufatti preziosi che Marsala custodisce diventano così i testimonial delle tradizioni e della cultura che la rendono grande, insieme alla produzione vitivinicola.

LUOGHI CHE RACCONTANO IL BINOMIO VINO E ARCHEOLOGIA 

Le cantine attive lungo la costa che si dipana da Trapani fino a Menfi e Sciacca, passando per Marsala, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Selinunte, tramandano l’antichissima tradizione enologica dei territori.
Realtà che hanno investito in innovazione, aprendo le porte all’ospitalità turistica, ampliando i loro mercati ed esportando sempre di più: l’evoluzione geopolitica degli ultimi tempi assegna loro la responsabilità di farsi co-protagoniste del cambiamento per guidare la transizione verso la sostenibilità.
Una sfida che le cantine costiere, assieme agli agriturismi, alle strutture ricettive e alle associazioni di categoria, alle marinerie chiamate a una rivoluzione tecnologica e culturale, agli chef e ai ristoranti stellati e alle istituzioni, possono vincere, se si avrà la capacità di creare un forte legame tra le testimonianze storiche e archeologiche del territorio, adeguatamente valorizzate, attrezzate e organizzate in sistema.
Per rispondere alle aspettative dei tempi, i visitatori saranno orientati e accompagnati in percorsi esperienziali, appositamente creati per offrire vacanze alternative, ricche di indimenticabili emozioni, tra cultura, natura, cibo, vino e produzioni locali.

 

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