Avevamo anticipato tutto: ieri sera in Consiglio comunale l’annuncio pubblico, questa mattina il giuramento. Un altro caso di trasformismo politico in salsa licatese.
Licata – Era l’8 luglio quando Report Sicilia anticipava, con precisione, ciò che sarebbe accaduto: la consigliera Carmelinda Callea, fino ad allora formalmente all’opposizione, stava per entrare in giunta al posto della dimissionaria Sitibondo. Ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale, la stessa Callea ha tolto ogni dubbio: “Domani giurerò da assessore”. E così sarà, con il giuramento previsto per questa mattina.
Un passaggio politico che molti definiscono inquietante, per modalità e tempistiche. La Callea, eletta in una lista civica collegata al sindaco Balsamo e ritenuta vicina all’eurodeputato Marco Falcone, era stata fino a ieri tra le voci critiche dell’amministrazione. Una posizione che oggi cambia radicalmente, senza alcuna spiegazione pubblica se non – secondo indiscrezioni – “promesse politiche” ricevute nelle ultime settimane.
Dalla Sitibondo alla Callea: una staffetta nel cuore dell’inchiesta Mazzettopoli
L’ingresso di Carmelinda Callea in giunta avviene proprio nel momento in cui la giunta Balsamo è investita dall’uragano giudiziario della cosiddetta “Mazzettopoli licatese”, che ha coinvolto l’ex assessore Sitibondo e pezzi dell’Ufficio Tecnico comunale. Il passaggio di consegne avviene in continuità diretta, senza alcuna riflessione pubblica sui fatti gravi che hanno travolto l’amministrazione.
Questo rende la nomina ancora più controversa: invece di aprire a un vero cambiamento, il sindaco Balsamo sembra preferire l’allargamento del proprio fronte politico con chi – almeno sulla carta – doveva garantire vigilanza e opposizione.
Il trasformismo che indebolisce la democrazia locale
La storia politica di Carmelinda Callea parla chiaro: già vicepresidente del Consiglio nella passata consiliatura, aveva scelto una linea apparentemente indipendente, se non apertamente critica. Ma oggi, con un colpo di spugna, tutto viene azzerato. Il rischio è che la giunta Balsamo diventi un crocevia di compromessi, più che un organo esecutivo fondato su competenze e responsabilità.
La cittadinanza, già provata da una politica locale poco trasparente, si chiede ora: con quali deleghe entrerà la Callea? E soprattutto: sarà davvero portatrice di discontinuità o finirà assorbita dal “sistema” che fino a ieri diceva di combattere?
Report Sicilia continuerà a vigilare sui passaggi politici di questa amministrazione, chiedendo trasparenza, coerenza e rispetto per gli elettori. Perché il potere, quando non ha memoria né dignità, finisce per danneggiare la città prima ancora di amministrarla.

