Con la determina 2070 del 10 luglio 2025, il Comune stanzia 1 milione per la riqualificazione urbana. Ma Agrigento è Capitale della Cultura da oltre 7 mesi e i cittadini aspettano ancora i servizi promessi.

Agrigento – Siamo a luglio 2025, Capitale Italiana della Cultura da più di sette mesi, e ancora oggi arriva un atto che dovrebbe dare il via alla sistemazione di ville, giardini e servizi igienici pubblici. Parliamo della determina dirigenziale n. 2070 del 10 luglio 2025 Determina+Dirigenziale+2025-2070, con cui il Comune affida all’ing. Gerlando Trupia, dipendente del Settore Lavori Pubblici, il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per un progetto dal valore di 1 milione di euro.

Un Accordo Quadro, previsto dall’art. 59 del D.Lgs. 36/2023, dovrebbe coprire tutti i lavori “di decoro urbano, verde attrezzato, segnaletica e illuminazione artistica” per l’anno in corso. Ma a luglio, con la stagione turistica in pieno svolgimento, la città è ancora ferma agli atti preliminari.

La somma stanziata – proveniente dall’avanzo di amministrazione e autorizzata grazie alla Legge di Bilancio 2025 (comma 836) – è destinata a interventi “urgenti e straordinari”. Eppure, non viene indicata alcuna area specifica di intervento. Le zone interessate, si legge nella determina, saranno “definite successivamente”. Un dettaglio che non sorprende più, considerando che Agrigento è ancora priva di un piano organico di manutenzione urbana, nonostante i milioni già spesi in eventi e promozione.

Dopo sette mesi da “Capitale della Cultura”, i risultati tangibili sono pochi: ville chiuse o abbandonate, bagni pubblici inesistenti, verde pubblico degradato e segnaletica fatiscente. Mentre la macchina della propaganda continua a sfornare eventi e comunicati autocelebrativi, i cittadini vivono una realtà ben diversa, fatta di disservizi e promesse mancate.

L’unica certezza, al momento, è che l’ing. Trupia dovrà occuparsi di tutta la filiera progettuale e gestionale, come previsto dal Codice degli Appalti. Ma riuscirà il Comune a completare questi interventi entro il 2025, oppure sarà l’ennesimo annuncio buono per le carte e non per le strade?

I cittadini e i turisti meritano risposte. E Agrigento non può più permettersi di perdere altro tempo.

Autore