Dopo i crolli nell’ex ospedale di via Atenea ad Agrigento, oggi un altro pericolo: liquami fognari fuoriescono tra le macerie. Nessun intervento, nessun allarme. Report Sicilia pubblica foto e video esclusivi.
AGRIGENTO –
Dove ieri crollavano muri e pavimenti, oggi scorre liquame.
A distanza di mesi dal doppio cedimento strutturale all’interno dell’ex ospedale di via Atenea – già oggetto di indagini e approfondimenti da parte della Procura, con 9 persone indagate 【link articolo 1: https://reportsicilia.it/crolla-strada-e-muro-dentro-lex-ospedale-in-via-atenea-nessun-ferito-in-corso-verifiche/】【link articolo 2: https://reportsicilia.it/crollo-del-polo-universitario-in-via-atenea-9-indagati-per-i-lavori-sullex-ospedale/】 – oggi emerge una nuova emergenza: una grave perdita di acque nere sta inquinando l’intera area crollata.
Le immagini che pubblichiamo parlano da sole.
Dai tubi fognari collassati fuoriescono costantemente liquami, che si riversano sul terreno di fondazione della struttura crollata, a pochi metri da abitazioni, impianti elettrici, muri perimetrali pericolanti e spazi abitati.
Un rischio igienico-sanitario ed ambientale, finora totalmente ignorato dalle autorità.
Nessun intervento. Nessun controllo. Nessun divieto.
Nel punto in cui si è verificato il disastro edilizio – visibile in tutta la sua gravità nelle nuove foto e nel video allegato – si è aperta una vera e propria ferita urbana.
Ma ciò che più inquieta è la totale assenza di un cantiere attivo, di monitoraggi, di recinzioni aggiornate e di segnalazioni ambientali.
Ciò che colava come infiltrazione silenziosa oggi è diventato sversamento palese di fogna, tra pietre, cavi scoperti e calcinacci.
Il terreno, già dissestato, sta subendo un’ulteriore erosione strutturale e biologica.
E Agrigento resta a guardare.

Le responsabilità
Chi doveva vigilare? Chi doveva intervenire dopo il crollo?
Dov’erano i controlli sanitari? Perché nessuno ha denunciato una fogna a cielo aperto nel cuore del centro storico?
A distanza di mesi, nessuna messa in sicurezza definitiva, nessuna bonifica, nessun piano di recupero credibile.
Il sospetto è che si attenda il silenzio, il disinteresse, la dimenticanza.
Ma Report Sicilia è qui per ricordarlo: c’è un’emergenza fognaria e ambientale nel cuore della città.

