Mentre la città aspetta servizi essenziali come la pulizia delle spiagge, la Giunta Miccichè modifica l’uso dei proventi delle multe stradali: più soldi per auto a noleggio, meno per le uniformi degli agenti.

Il mese di luglio è già ben oltre la sua seconda decade, ma ad Agrigento il servizio di pulizia e salvataggio spiagge – previsto dalla delibera n. 120 del 2025 – non partirà prima della prima settimana di agosto. Sempre che non insorgano le solite controversie amministrative. Peraltro, come ormai prassi consolidata al Comune, è prevista la partecipazione di una sola ditta, invitata direttamente per “procedura negoziata senza bando”, nella forma di un affidamento diretto travestito da gara.

In questo scenario desolante, in cui cittadini e turisti attendono invano l’avvio dei servizi essenziali, la Giunta Miccichè trova invece tempo e risorse per occuparsi… del noleggio di due autovetture per il Corpo di Polizia Locale.

Con la deliberazione n. 119 dell’11 luglio 2025 GC_119_2025, l’Esecutivo ha modificato la precedente destinazione dei fondi provenienti dalle violazioni del Codice della Strada – regolati dall’art. 208 del D.Lgs. 285/1992 – aumentando la spesa per il noleggio auto a discapito dell’acquisto delle uniformi per gli agenti.

Nel dettaglio, la spesa prevista per il noleggio passa da 4.774 euro a ben 13.000 euro annui, mentre per gli anni successivi (2026 e 2027) si fissa a 13.000 euro ciascuno, con una riduzione corrispondente delle somme destinate all’acquisto delle divise.

Una decisione che lascia interdetti. Da un lato si denuncia carenza di mezzi e personale, dall’altro si privilegia il noleggio rispetto a un acquisto programmato e strutturale, sottraendo risorse a un elemento essenziale come la dotazione uniforme del corpo di Polizia Locale.

Non va dimenticato che si tratta di fondi vincolati: per legge devono essere destinati a finalità connesse alla sicurezza stradale e urbana. Ma la flessibilità concessa dalle norme viene ancora una volta piegata a favore di scelte discutibili, come già accaduto in passato.

Intanto, le spiagge restano sporche, le torrette dei bagnini deserte, e il Comune si prepara all’ennesima partenza in ritardo di un servizio tanto atteso quanto necessario.

La cittadinanza, ancora una volta, assiste al teatrino delle priorità invertite: le emergenze ignorate, i fondi mal gestiti e i bisogni reali sacrificati sull’altare di decisioni amministrative discutibili.

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