Una rottura nella condotta del Consorzio di Bonifica ha allagato e reso impercorribile l’unica strada di accesso a Punta Bianca, bloccando anche i soccorsi. Mareamico chiede l’intervento urgente del Comune e del Genio Civile.

A Punta Bianca, una delle zone più suggestive e delicate del territorio agrigentino, l’incuria delle istituzioni ha prodotto l’ennesimo disastro annunciato. Nei giorni scorsi, la rottura di una condotta idrica del Consorzio di Bonifica ha provocato un vasto allagamento, distruggendo completamente l’unica strada di accesso all’area.

Le immagini parlano chiaro: solchi profondi, carreggiata dissestata, strada ormai impraticabile anche ai mezzi di soccorso, i quali – soprattutto in estate – sono spesso chiamati a intervenire per incendi o emergenze sanitarie. A documentare il tutto è l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento, che da tempo monitora lo stato di abbandono di Punta Bianca e che ancora una volta aveva lanciato l’allarme.

«Appena prima dello scoppio – spiegano da Mareamico – avevamo avvisato l’Ufficio regionale idrico, che è prontamente intervenuto bloccando l’erogazione. Ma ormai il danno era stato fatto. Abbiamo chiesto subito un sopralluogo per ripristinare la strada, danneggiata proprio da quell’infrastruttura, ma dopo una settimana non si è visto nessuno».

L’appello adesso è rivolto direttamente al Sindaco di Agrigento e al Genio Civile: «Si sostituiscano al Consorzio di Bonifica – chiedono da Mareamico – e ripristinino immediatamente la strada, addebitando i costi dell’intervento al responsabile del danno. Non è accettabile che un luogo così importante per il nostro territorio venga lasciato nell’abbandono più totale».

Un altro episodio che si aggiunge alla lunga lista di situazioni irrisolte che rendono Agrigento sempre più lontana da quella Capitale Italiana della Cultura 2025 che dovrebbe rappresentare ben altro modello di gestione.

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