Una vignetta di Sergio Criminisi racconta meglio di mille parole la vergogna del solarium di San Leone, già devastato dall’inciviltà prima ancora dell’apertura ufficiale. Spazzatura ovunque, sdraio sporche e birra versata: il video di Fabio Calandra documenta lo scempio.

Non è ancora stato inaugurato, ma è già una discarica a cielo aperto. Parliamo del solarium vista mare a San Leone, fortemente voluto dal Comune di Agrigento, che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione di decoro e vivibilità sul litorale cittadino. E invece, in poche ore, l’inciviltà di alcuni ha trasformato lo spazio in un concentrato di sporcizia, degrado e maleducazione.

A denunciare per primo la situazione è stato il video di Fabio Calandra, che ha mostrato con chiarezza lo squallore in cui versa il solarium: sdraio sporche, bottiglie di vetro abbandonate, birra versata a terra, resti di cibo e rifiuti ovunque. Una scena indegna non solo di una città che si definisce “Capitale della Cultura”, ma anche di una società civile degna di questo nome.

A commentare con sarcasmo e indignazione è il disegnatore satirico Sergio Criminisi, con una vignetta che colpisce nel segno: una mamma-maialina mostra al suo piccolo un uomo che getta rifiuti per terra accanto a un cestino, dicendo: “Guarda amore, quello è un vero porco!”.

Una frase che fa riflettere. Perché, come Criminisi e Calandra sottolineano in modi diversi ma complementari, i veri “porci” non sono gli animali, ma gli esseri umani che si comportano come tali. Gente che non ha rispetto per gli altri, per la città, per il bene pubblico. Gente che – come giustamente detto da chi ha diffuso le immagini – “dovrebbe vivere nei tuguri e non tra la gente educata”.

Nella notte tra ieri e oggi, Report Sicilia aveva già pubblicato le prime foto ricevute da un lettore, che documentavano l’orribile stato del solarium. Stamattina, tutto confermato: pieno di spazzatura, sdraio utilizzate come tavolini per birra e cibo, resti ovunque.

Serve educazione, ma anche vigilanza. Perché i luoghi pubblici non possono essere lasciati alla mercé di chi li distrugge in poche ore. E se le autorità non intervengono con fermezza, il messaggio che passa è che a San Leone, tutto è permesso. Anche il peggio.

Report Sicilia continuerà a vigilare. Ma il vero cambiamento deve partire da ognuno di noi: da chi sceglie di non gettare rifiuti a terra, da chi rispetta i beni comuni, da chi capisce che la libertà di vivere uno spazio pubblico è legata alla responsabilità di mantenerlo decoroso.

Perché “quello è un vero porco” dovrebbe restare solo una battuta da vignetta. E non la triste realtà quotidiana.

San Leone, il solarium “vista mare” è ancora un cantiere… ma i cittadini lo occupano: zero controlli, solo voglia di decoro

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