Venerdì da incubo in zona Campo Sportivo: traffico impazzito e zero presenza della Polizia Locale. Mentre il cantiere per la rete idrica resta aperto, la città si blocca tra caos e indifferenza amministrativa.

Venerdì 18 luglio 2025. Nella zona del Campo Sportivo di Agrigento, e in particolare tra via Manzoni e piazza Ugo La Malfa, la giornata settimanale di mercato si è trasformata in un incubo urbano. Traffico paralizzato, auto incolonnate, marciapiedi occupati e nessuna via di fuga: la causa? Un cantiere per l’automazione della rete idrica lasciato attivo nel giorno di massima affluenza, senza alcun presidio da parte della Polizia Municipale.

Le immagini parlano da sole: furgoni bloccati, pedoni costretti a zigzagare tra le auto, venditori ambulanti accalcati su un marciapiede ormai ingestibile. Il tutto mentre il cantiere — relativo ai lavori tanto attesi (e altrettanto mal gestiti) per la modernizzazione della rete idrica agrigentina — resta inspiegabilmente operativo, creando un imbuto di lamiere e clacson.

E ciò che lascia davvero perplessi è l’assenza totale dei vigili urbani, proprio nel giorno in cui era prevedibile un aumento vertiginoso del traffico. Nessun agente a regolare i flussi, nessuna deviazione organizzata, nessun piano di gestione del traffico predisposto per coordinare cantiere e mercato.


Una domanda semplice: ma il Comune dov’era?

Il mercato settimanale non è un evento straordinario. Si ripete ogni venerdì. Il cantiere non è stato aperto oggi. Eppure, qualcuno ha deciso di non intervenire, di non schierare neanche una pattuglia per evitare il caos.

La Polizia Locale, che dovrebbe tutelare la sicurezza stradale e l’ordine urbano, non pervenuta. L’assessorato alla Viabilità? Silenzioso. L’amministrazione comunale? Assente, come sempre, quando si tratta di gestire la quotidianità.


Una città che si blocca da sola

Agrigento continua a essere vittima di una gestione approssimativa e irresponsabile. Un cantiere necessario, aperto nel momento sbagliato, senza un piano. Un mercato che si svolge ogni settimana, ma ogni volta è come se fosse una sorpresa. Una città lasciata a se stessa, ancora una volta.


Chi risponde oggi ai cittadini esasperati?
Chi si prende la responsabilità di questa ennesima figuraccia?
Chi spiega perché la “Capitale della Cultura” non riesce nemmeno a gestire un incrocio trafficato?

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