Il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Piampiano

“Desidero rivolgere un pensiero commosso e riconoscente a chi ha sacrificato la propria esistenza in nome della giustizia, della legalità e della libertà”: lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Palermo Leopoldo Piampiano, in occasione del trentatreesimo anniversario della strage di via Mariano D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Claudio Traina, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano. 
“Lo Stato, la magistratura e le Forze dell’Ordine – aggiunge l’esponente politico – sostenuti dalla costante e determinata spinta della società civile, hanno raggiunto negli anni importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata, con arresti significativi e ingenti confische di beni mafiosi”.
“Tuttavia – avverte – non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia”.
“Ispirandoci all’esempio di Paolo Borsellino e di tutti i servitori dello Stato – sottolinea – che hanno perso la vita per la nostra terra, è fondamentale l’impegno di tutte le istituzioni affinché i valori della legalità, del coraggio civile e del senso dello Stato attecchiscano nelle nuove generazioni: solo così potremo rendere onore alla memoria di chi ha lottato per un futuro libero dalla mafia e garantire che i grandi risultati ottenuti non vengano dispersi”.
Pensieri e riflessioni che Leopoldo Piampiano ha ribadito anche nel corso di un evento culturale  in omaggio al magistrato e alla sua scorta a cura del “Centro d’arte Raffaello“, tenutosi all’Antica Tonnara Bordonaro di Palermo, a conclusione del quale l’artista Zazzà D’Anna ha presentato un’opera che ritrae iconicamente Paolo Borsellino.
“Da rappresentante delle istituzioni – conclude – ritengo che il modo più autentico per ricordare le vittime di mafia sia adempiere ai propri doveri quotidianamente con serietà, onestà e dedizione, nell’esclusivo interesse del bene comune: una politica intesa come servizio e non come esercizio del potere deve essere il nostro modello di riferimento”.

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