“Oltre i colori politici: chi ama la città si unisca ora”

Agrigento, 22 luglio 2025
Giuseppe Di Rosa – editore di Report Sicilia, presidente del movimento civico “Mani Libere” ed ex responsabile del Dipartimento Regionale Trasparenza Enti Locali del Codacons – lancia un appello accorato in vista delle elezioni comunali della primavera 2026.

Accogliendo con favore il nuovo fermento dell’area progressista, Di Rosa invita a superare le appartenenze ideologiche e a costruire una grande alleanza civica:

Oggi è il tempo del coraggio, non delle etichette. Agrigento può rinascere solo se tutte le forze sane – da destra a sinistra, passando per il civismo autentico – si mettono insieme con un unico scopo: la città.

“Accogliamo con estremo interesse – aggiunge – la nomina del giornalista Nuccio Dispensa a coordinatore della nuova fase progressista. Il suo profilo ed equilibrio rappresentano un valore aggiunto per un dialogo vero, costruttivo e aperto”.

Di Rosa sottolinea che la maggior parte delle associazioni confluite nel “Fronte Progressista” ha già condiviso e sostenuto negli anni battaglie e denunce portate avanti da Mani Libere, Codacons e Report Sicilia, soprattutto in difesa della trasparenza, della legalità e dei diritti dei cittadini.

Ma, avverte, il risveglio politico non basta. Serve un progetto di salvezza per Agrigento. E il quadro è drammatico.

“La situazione igienico-sanitaria della città è allo stremo – denuncia Di Rosa –. Cumuli di rifiuti ovunque, cattivi odori, topi e insetti, quartieri abbandonati. La raccolta differenziata è completamente sbagliata e va rimodulata zona per zona, con un piano serio e realistico. Così com’è, non funziona e danneggia la salute pubblica”.

E poi le altre emergenze: acqua razionata, viabilità distrutta, quartieri in degrado, turismo in calo, servizi sociali assenti, nessuna opportunità per i giovani.

“La città è allo sbando – incalza – e servono forze nuove, determinate e libere da compromessi, capaci di mettere al primo posto i cittadini, non le clientele. Una città moderna, sicura, solidale e viva non si costruisce con gli slogan, ma con l’impegno collettivo di chi ci crede davvero”.

Infine, l’appello:

Superiamo le divisioni ideologiche e uniamoci in un progetto di speranza e concretezza. Agrigento non ha bisogno di bandiere, ma di persone oneste. Chi vuole lavorare per il bene comune si faccia avanti. Le porte sono aperte”.

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