Agrigento. Nonostante gli allarmi lanciati dalla cittadinanza, le segnalazioni ufficiali e perfino gli atti della Soprintendenza ai Beni Culturali, il Consiglio comunale di Agrigento continua imperterrito a deliberare spese e interventi per l’area di Villa del Sole, come se nulla fosse. Con la delibera n. 115 del 2025 CC_115_2025, l’aula ha approvato ulteriori variazioni di bilancio per finanziare spese legate a quell’area, aggravando in modo evidente una situazione già gravemente compromessa sul piano giuridico e politico.
Ricordiamo che Villa del Sole è vincolata da tutele paesaggistiche e archeologiche e inserita nel PRG come zona F1 – verde pubblico attrezzato, dove ogni intervento edilizio permanente è vietato. Eppure, è lì che l’amministrazione comunale ha pensato bene di costruire un centro per l’infanzia, giustificando l’opera con una variante urbanistica bocciata nei fatti dagli enti preposti, e considerata illegittima da numerosi tecnici ed esperti.
Un Consiglio comunale complice, non vittima
La nuova delibera, che interviene su aspetti economici legati all’area, non è un errore formale o un atto neutro: è un’aggravante. Chi oggi continua a votare spese, progetti, incarichi e interventi su Villa del Sole si assume una responsabilità politica e potenzialmente penale, perché avalla consapevolmente un iter fondato sull’abuso e sulla violazione delle regole.
Non si tratta più di leggerezza o ignoranza. Si tratta di perseveranza nell’errore.
Le carte parlano chiaro
Nel frattempo, gli atti della Soprintendenza, gli esposti presentati e le segnalazioni trasmesse alle autorità competenti (compresa la Procura della Repubblica) rimangono inequivocabili: la zona non è edificabile, non può essere cementificata, e qualsiasi progetto approvato per quell’area non ha copertura legittima.
Il Consiglio comunale, che aveva già approvato una variante urbanistica fuori legge, oggi aggrava la propria posizione, continuando a disporre fondi pubblici per alimentare un abuso edilizio palese.
Il silenzio delle istituzioni è complicità
In questo contesto, il silenzio del sindaco e il mancato intervento degli uffici tecnici e legali del Comune destano sgomento. Nessuno – nemmeno tra i consiglieri più esperti – ha sollevato dubbi o richieste di sospensione in autotutela, come sarebbe stato doveroso. Eppure, la macchina comunale si ostina ad andare avanti, trascinando l’intera città in una vicenda che puzza di danno erariale e violazione urbanistica.
Agrigento merita rispetto, non colate di cemento illegittime
Villa del Sole è oggi il simbolo del degrado istituzionale di Agrigento, dove la legge è vista come un fastidio, e i vincoli come un ostacolo da ignorare. Ma ogni delibera firmata, ogni voto espresso a favore di opere in quell’area lascia tracce indelebili, e potrà essere oggetto di contestazione da parte della magistratura contabile e penale.
Chi oggi approva spese su Villa del Sole, non potrà dire “non sapevo”.

