Tra qualche anno 14 persone scopriranno di essere nate lo stesso giorno, a distanza di poche ore, nello stesso ospedale, della stessa città. Una giornata straordinaria e carica di emozione quella appena trascorsa presso l’Unità complessa di Ginecologia e Ostetricia del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento, diretta dalla dottoressa Maria Rita Falco Abramo. In meno di 24 ore, ben quattordici (14!) nuovi nati hanno visto la luce, “regalando – scrive in una pimpante nota l’ufficio stampa dell’Azienda sanitaria – un’atmosfera di festa e meraviglia a tutto il reparto. Un evento singolare che ha trasformato l’intera unità operativa in un piccolo mondo colmo di vita, sorrisi e prime emozioni. Tra pianti neonatali e abbracci commossi, l’intero staff sanitario ha affrontato con professionalità, prontezza e dedizione un’intensa maratona di parti che resterà impressa nella memoria di tutti”. La direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento “esprime viva gratitudine e apprezzamento a tutta l’équipe medica e infermieristica del reparto, per l’instancabile impegno, la competenza e l’umanità dimostrate. Tutti i quattordici neonati stanno bene, così come le loro mamme, che hanno ricevuto assistenza costante in un clima accogliente e rassicurante, reso ancora più speciale dal calore di questi momenti condivisi. Un giorno che ricorda, ancora una volta, la bellezza della vita e l’importanza del lavoro svolto ogni giorno, con passione e responsabilità, da chi si prende cura della nascita e del benessere”. Immaginare la stanchezza del personale impegnato nello “sfornare” questi 14 deliziosi pargoletti e pargolette è un’impresa, ma è scontata la soddisfazione di tutti al termine dei turni di lavoro. La speranza è che questo “boom demografico” in un solo giorno possa essere foriero di una ulteriore impennata delle nascite ad Agrigento, anche perchè ci sarà da riempire gli asili che stanno crescendo a vista d’occhio in città, su tutti quello “dubbio” che vorrebbero allocare nella ex villa del sole. Ma questa è un’altra storia (triste) di una città in festa, grazie a questi 14 bambini e alle loro famiglie felici.

