CAMPOBELLO DI LICATA – Un subappalto da 40.000 euro finisce al centro di un’interrogazione pubblica e formale del Gruppo del Movimento 5 Stelle di Campobello di Licata, che ha deciso di scrivere una lettera aperta rivolta alla redazione di Report Sicilia, ai cittadini e alle autorità comunali.

La vicenda riguarda la Determinazione Dirigenziale n. 740 del 17 luglio 2025, con la quale è stato autorizzato un subappalto in favore della ditta Sud Conglomerati S.r.l., da parte dell’impresa appaltatrice EDIL S.E.P. Soc. Coop., per lavori di manutenzione stradale affidati attraverso un accordo quadro del valore complessivo superiore ai 100.000 euro.

Le anomalie evidenziate dal M5S

Secondo quanto segnalato dal M5S, l’esame degli atti avrebbe fatto emergere criticità e anomalie di rilievo nella gestione della procedura. In particolare, il gruppo consiliare denuncia:

  • La sottoscrizione del contratto di subappalto prima dell’autorizzazione comunale, in potenziale violazione dell’art. 119 del Codice dei Contratti Pubblici;

  • L’assenza di una motivazione tecnica a supporto della decisione di subappaltare il 40% dei lavori, in un accordo quadro pensato per interventi urgenti e diretti;

  • Un’istruttoria tecnica superficiale, priva – a quanto emerge – di riscontri adeguati su dotazioni, personale, e regolarità della certificazione SOA OG3 della ditta subappaltatrice;

  • La mancata chiarezza sull’importo autorizzato, che non specifica se includa IVA e costi della manodopera, necessari per valutare il rispetto dei limiti legali al subappalto;

  • La concentrazione di tutte le funzioni operative (RUP, istruttore, firmatario) nella stessa persona, elemento che contrasta con i principi di separazione dei poteri e prevenzione della corruzione.

Richieste formali e appello alla stampa

A fronte di quanto emerso, il Gruppo M5S ha indirizzato richieste ufficiali a vari livelli dell’amministrazione comunale:

  • Al Segretario Comunale, in qualità di RPCT (Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza), di valutare la revoca in autotutela dell’atto ai sensi dell’art. 21-nonies della Legge 241/1990;

  • Agli amministratori e ai consiglieri comunali, di esercitare una vigilanza attenta sulla correttezza delle procedure e sulla trasparenza dei rapporti tra pubblico e privato;

  • Alla stampa, affinché dia visibilità e approfondimento alla questione, in nome della legalità e della tutela dell’interesse pubblico.

“Il nostro non è un attacco personale – spiegano i rappresentanti del M5S – ma un atto di responsabilità democratica. Ogni passaggio nella gestione delle risorse pubbliche deve essere tracciabile, giustificato e accessibile ai cittadini.”

Una vicenda da chiarire

Il gruppo ha assicurato che continuerà a seguire la vicenda con la massima attenzione, pronto a segnalare ulteriori sviluppi o incongruenze. Una posizione che richiama al dovere di trasparenza da parte dell’amministrazione e all’importanza del controllo civico sulle procedure di spesa pubblica, soprattutto in settori così sensibili come i lavori pubblici e la manutenzione urbana.

Report Sicilia continuerà a monitorare la situazione, dando spazio a tutte le posizioni e promuovendo l’approfondimento su temi che riguardano da vicino la qualità dell’amministrazione e il rispetto delle regole.

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