AGRIGENTO – Nessuna autorizzazione, nessun permesso. Il traliccio per telefonia mobile installato nell’area tra Viale dei Giardini e Viale Emporium, a San Leone, è completamente abusivo. A stabilirlo è la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, che – dopo la segnalazione di Report Sicilia – ha avviato il procedimento di annullamento in autotutela dell’unica autorizzazione rilasciata per quell’area: quella relativa alla costruzione di un impianto sportivo, ovvero un campo di bocce con annesso parcheggio custodito.
La nota, firmata dal Soprintendente Vincenzo Rinaldi e protocollata con il n. 6446 del 1° luglio 2025, evidenzia come le opere attualmente presenti nel lotto siano del tutto estranee al progetto autorizzato. In particolare, è stato realizzato un plinto in cemento armato, finalizzato all’installazione di un traliccio per telecomunicazioni, senza alcuna autorizzazione paesaggistica preventiva, in violazione dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004 e dell’art. 15, comma 1 lett. c) della L.R. 78/76, che vieta le nuove edificazioni entro 200 metri dai confini dei parchi archeologici.
IL TRALICCIO NON È MAI STATO AUTORIZZATO
Nella nota ufficiale si legge chiaramente:
“Considerato che sono state realizzate nel medesimo lotto opere abusive e incompatibili con il regime giuridico dell’area […] si comunica l’avvio del procedimento per l’annullamento in autotutela dell’autorizzazione n. 0250030511/N.060.100 del 10/04/2025”.
Dunque, l’autorizzazione rilasciata riguardava esclusivamente il progetto del campo di bocce, e non prevedeva assolutamente la costruzione di alcun traliccio. Un abuso totale, che oggi – grazie alla nostra inchiesta giornalistica – viene ufficialmente accertato.
Se, nel frattempo, il campo di bocce fosse stato realmente costruito, esso dovrà essere immediatamente smantellato, poiché ormai privo di qualunque base autorizzativa.
IL COMUNE HA ORDINATO IL RIPRISTINO… MA L’AREA NON È SOTTOPOSTA A SEQUESTRO
Il Comune di Agrigento ha emesso un’ordinanza di demolizione (n. 18 del 27/06/2025), ordinando il ripristino dello stato dei luoghi. Tuttavia, ad oggi non ha disposto alcun sequestro dell’area, che continua a essere liberamente utilizzata, nonostante le evidenze dell’abuso e le comunicazioni ufficiali della Soprintendenza.
Un comportamento che non può più essere giustificato: siamo in presenza di atti amministrativi chiari, netti, ufficiali, eppure l’amministrazione resta ferma, alimentando sospetti di inaccettabile tolleranza o, peggio, omissione di atti d’ufficio.
IL SILENZIO DI CHI DOVREBBE DIFENDERE IL TERRITORIO
A lasciare ancor più perplessi è il silenzio assordante delle associazioni ambientaliste locali. Di fronte a un caso così evidente di scempio paesaggistico e violazione normativa in area vincolata, nessuna reazione, nessuna presa di posizione, nessuna azione pubblica.
Eppure, siamo a San Leone, a due passi dal Parco Archeologico della Valle dei Templi, in un’area storicamente tutelata e strategica per il decoro e lo sviluppo turistico della città.
REPORT SICILIA C’È, E CI SARÀ SEMPRE
Tutto è nato da una nostra inchiesta, e oggi gli atti ci danno pienamente ragione. Ma la denuncia giornalistica non basta, se le istituzioni non fanno il proprio dovere.
Per questo torniamo a chiedere con forza:
Quando verrà sequestrata l’area abusivamente occupata?
Perché l’ordinanza comunale resta disattesa nei fatti?
Chi risponde di questo grave atto di aggressione al territorio agrigentino?
Report Sicilia continuerà a vigilare, a denunciare e a informare. Perché le leggi valgono per tutti. Anche a San Leone. Anche ad Agrigento.
Redazione Report Sicilia
Quando tacciono tutti, noi continuiamo a parlare.

