Ad Agrigento c’è un modo tutto speciale di intendere la concorrenza: si fa una gara pubblica, si pubblica un CIG, si delibera, si approva, si prenota la spesa… e partecipa solo uno. Sempre lo stesso. Sempre uno solo. Sempre lui.

È accaduto anche con la Determina Dirigenziale n. 2262 del 25 luglio 2025OMISSIS_Determina+Dirigenziale+2025-2262, con cui il Comune ha affidato il servizio di vigilanza e salvataggio lungo il litorale agrigentino alla “solita” cooperativa, l’unica a presentare offerta: ribasso simbolico dello 0,1%, per un importo netto di 66.493,52 euro oltre IVA, su un impegno complessivo di 82.974,55 euro, metà dei quali coperti da contributo regionale. Il tutto, per appena 60 giorni di servizio.

Ma c’è di più. il servizio di salvataggio sulle spiagge non è stato attivo per tutto il mese di luglio – cioè il periodo più critico e affollato dell’estate – ed entrerà realmente in funzione ad inizio agosto, andando a coprire le settimane in cui il flusso turistico comincia a calare. Tradotto: il Comune ha previsto i bagnini quando la stagione balneare… sta per finire.

❝Un appalto balneare… fuori tempo massimo❞

La procedura è stata avviata con determina a contrarre solo il 10 luglio 2025, con l’unica offerta pervenuta il 17 luglio, l’aggiudicazione il 25 luglio, Una corsa contro il tempo che non ha evitato il vuoto di vigilanza durante le settimane centrali della stagione estiva.

E allora la domanda è: dov’erano i bagnini quando le spiagge di San Leone erano piene come uova?

La risposta è una sola: la gara era ancora in corso. Ma tanto, si sapeva già come andava a finire: un solo partecipante, una gara non competitiva, una procedura fatta giusto per rispettare la forma.

Un copione già visto

Non è la prima volta. Ad Agrigento, le cosiddette gare pubbliche sono ormai diventate un passaggio rituale: si pubblicano gli atti, si definisce l’impegno di spesa, si apre il portale, ma alla fine – guarda caso – c’è sempre una sola busta. E la si apre giusto per dire di averlo fatto.

Il risultato? Servizi affidati senza vera concorrenza, offerte con sconti ridicoli, e una trasparenza più teorica che reale.

Intanto i cittadini… pagano

Pagano con le bollette, con le tasse, con la mancanza di servizi veri nei momenti cruciali. Perché è facile dire di aver garantito la sicurezza sulle spiagge, ma più difficile è spiegare perché questa sicurezza arriva tardi, con ritardi che, se ci fossero stati incidenti, avrebbero avuto conseguenze gravissime.

E mentre l’amministrazione si accaparra finanziamenti regionali per servizi essenziali – e ci mancherebbe – l’organizzazione resta improvvisata, inefficiente, opaca.


Ad Agrigento le gare non sono gare. Sono formalità da archiviare, con la sicurezza che alla fine vince sempre lo stesso. Solo che stavolta, oltre alla solita assenza di concorrenza, c’è anche la beffa del calendario: un servizio attivo quando ormai l’estate è agli sgoccioli.

Eppure, per certi funzionari, va tutto bene così.

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