Agrigento – Dopo le gravi minacce subite dal sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, la Prefettura di Agrigento ha alzato il livello di attenzione. Nel pomeriggio di ieri, 28 luglio, si è svolta una riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dal prefetto Salvatore Caccamo.

Al centro del vertice, a cui hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, vi sono stati gli atti intimidatori rivolti ad amministratori locali della provincia, con particolare riferimento al caso di Canicattì, che ha suscitato sconcerto e preoccupazione tra istituzioni e cittadinanza.

Più controlli e misure di sicurezza personalizzate

Durante l’incontro sono stati esaminati i singoli episodi segnalati e il contesto in cui si sono verificati. All’esito, il Comitato ha deciso di rafforzare la vigilanza e le misure di prevenzione, prevedendo controlli intensificati e azioni mirate di tutela per gli amministratori a rischio, sulla base delle valutazioni effettuate dagli organi preposti.

Il Prefetto ha assicurato il pieno sostegno agli enti locali e ai sindaci minacciati, dichiarando che sarà mantenuta massima attenzione sull’intero fenomeno, con un monitoraggio costante della situazione.

Il caso Corbo: una ferita aperta nella comunità

Le minacce rivolte al sindaco Vincenzo Corbo rappresentano l’ultimo atto di una serie di intimidazioni che hanno colpito diversi rappresentanti istituzionali nel territorio agrigentino. Un segnale inquietante, che riporta in primo piano la fragilità della politica locale davanti a logiche di pressione e sopraffazione.

Il gesto intimidatorio ha scosso la città di Canicattì e l’intera provincia, suscitando solidarietà bipartisan e mobilitando le istituzioni. La riunione in Prefettura vuole essere anche un messaggio chiaro alla criminalità organizzata: lo Stato c’è, e proteggerà chi amministra nel rispetto della legalità.


Report Sicilia continuerà a vigilare e a raccontare, con voce ferma, ogni episodio che minaccia la libertà e la sicurezza di chi rappresenta la comunità. In una terra che ha bisogno di legalità e coraggio, nessuno deve essere lasciato solo.

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