Non siamo ai livelli della terra dei fuochi campana o di altre zone, soprattutto del sud Italia, ma ci si avvicina parecchio. Ad Agrigento, soprattutto nelle ore notturne, l’aria si fa irrespirabile. A causa degli incendi appiccati da ignoti incivili/delinquenti/incoscienti, su terreni privati e pubblici abbandonati, le sostanze anche tossiche sprigionate a seguito della combustione. Ore e ore di devastazione dell’ambiente che lascia in eredità terreni anneriti e senza vita. Si passa dalle aree adiacenti la Valle dei Templi spazzate via dai roghi dei giorni scorsi, ai terreni dei vicini di casa puliti dagli stessi con il peggiore metodo possibile. Da quanto emerge ogni giorno dalle cronache non risultano sanzioni elevate, denunce o anche arresti, visto che dare fuoco a terreni può fare scattare l’arresto, in determinate circostanze. Ad Agrigento anche da questo punto di vista l’anarchia regna sovrana, con le autorità comunali e provinciali capaci solo di emettere ordinanze con le quali dicono di non bruciare. Uno degli epicentri di questa problematica è il Villaggio Mosè, ma anche le altre zone non sono immuni. La risposta è sotto gli occhi… e il naso di tutti, con roghi 24 su 24, alimentati spesso dal vento, causando danni sotto tutti i punti di vista. A rischio c’è la salute pubblica, oltre che il patrimonio ambientale sfregiato come nel caso della vegetazione a due passi dalla valle dei Templi. Un danno irreparabile che sembra interessare a nessuno, come del resto della salute dei cittadini, costretti a inalare sostanze dannose a tutte le ore del giorno e della notte.


