Ad Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025 già da otto mesi, la legalità sembra un optional selettivo. Da una parte la Polizia Locale — sanziona giustamente decine di trasgressori: posteggi selvaggi, violazioni della ZTL, occupazioni abusive. I multati? Spesso commercianti regolari, con licenze, permessi e tributi pagati fino all’ultimo centesimo.

Dall’altra parte — e non in senso figurato, ma letteralmente a pochi metri di distanza — sul lungomare di San Leone, ogni giorno va in scena l’anarchia dell’illegalità tollerata: auto in mezzo ai pedoni, bancarelle abusive ovunque, furgoni con merce di dubbia provenienza e nessuna pattuglia in vista. Le immagini e i video pubblicati da Report Sicilia parlano chiaro.

La domanda è una sola: perché ad Agrigento la legge si applica solo dove conviene? Perché il Comune, guidato dal sindaco Francesco Miccichè, colpisce chi rispetta le regole e lascia indisturbati gli abusivi che ogni sera invadono il suolo pubblico senza alcun titolo?

Essere Capitale della Cultura dal 1° gennaio 2025, dopo un riconoscimento ufficiale ricevuto il 31 marzo 2023, dovrebbe significare esempio, rigore, ordine, legalità diffusa. Invece, la realtà è quella di una città che, mentre organizza concerti e promozioni da vetrina, non riesce a garantire l’equità dei controlli nemmeno sul lungomare principale.

E così, chi paga le tasse viene multato, chi lavora nel rispetto delle regole è perseguito con accanimento, mentre gli abusivi proliferano indisturbati. Il messaggio è chiaro e devastante: conviene non essere in regola.

Il silenzio dell’assessore alla Polizia Locale Carmelo Cantone e del comandante Vincenzo Lattura è assordante. Possibile che nessuno veda? Possibile che nessuno senta il malcontento dei cittadini e dei commercianti regolari che si sentono presi in giro?

A San Leone, ogni sera, la Capitale della Cultura somiglia a una fiera del disordine. E chi dovrebbe far rispettare la legge — almeno a giudicare dai risultati — sembra più impegnato a sanzionare per dovere d’ufficio che a garantire giustizia vera.

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