A guardare le foto del cantiere già attivo lungo viale Cannatello, nel quartiere Villaggio Mosè di Agrigento, sorge spontanea una domanda: è tutto regolare? Il cartello di cantiere parla chiaro: si tratta di un progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburanti misto per autotrazione, con un investimento di 500.000 euro, a firma della società “New Easy di Parisi Stefano”, con lavori iniziati il 24 febbraio 2025 e una presunta fine entro ottobre 2025.

Tuttavia, osservando lo stato dell’area, la vicinanza a edifici abitati e alle carreggiate stradali, e confrontando il tutto con quanto previsto dalle linee guida ministeriali, la domanda diventa legittima: questo impianto è conforme alle normative di settore?

Abbiamo consultato la Circolare n. 8599 del Ministero dei Trasporti, datata 11 gennaio 1960 https://www.mit.gov.it/normativa/circolare-protocollo-8599-del-11011960, ancora oggi riferimento normativo per ubicazione e requisiti tecnici dei distributori di carburante, e ci chiediamo:

Comune di Agrigento, siete certi che sia tutto in regola?

La norma stabilisce una serie di requisiti minimi su:

  • Distanze da edifici abitati, scuole e infrastrutture pubbliche;

  • Sicurezza dell’impianto e conformità del suolo;

  • Tipologia dell’area urbana e impatto ambientale/paesaggistico;

  • Prevenzione incendi, vie di esodo e barriere fisiche.

Ma ciò che colpisce è anche la mancanza apparente di una consultazione pubblica, di un confronto con i cittadini residenti, di una comunicazione trasparente da parte dell’amministrazione. La zona di viale Cannatello è da tempo in forte espansione residenziale e non appare immediatamente idonea, almeno a giudicare da quanto si osserva, a ospitare un impianto del genere senza sollevare rischi per la sicurezza e polemiche sul piano urbanistico.

“A noi qualcosa non convince – scriviamo oggi apertamente – ma a disporre, controllare e risponderne siete (e sarete) voi”, è il messaggio che vogliamo rivolgere al Comune di Agrigento.

Un impianto già in fase avanzata

Come dimostrano le foto raccolte da Report Sicilia, i lavori procedono a ritmo serrato: recinzioni metalliche, macchine escavatrici in azione, cumuli di materiale già posato, impianti verticali in installazione. Nulla lascia intendere dubbi o rallentamenti. Ma è proprio questa accelerazione che accende i riflettori sulla trasparenza dell’intervento.

Possibile che tutto sia stato autorizzato senza ombra di dubbio o margine di errore?
Sono state eseguite tutte le valutazioni previste dalla normativa ministeriale e regionale?

Il Comune è chiamato a dare risposte pubbliche, chiare, verificabili. Perché quando si tratta di carburanti, sicurezza e urbanistica, non si può “fare prima e spiegare poi”.

La redazione di Report Sicilia resta in attesa di chiarimenti ufficiali da parte del SUAP e dell’Ufficio Tecnico del Comune.

Nel frattempo, i lavori continuano. E i cittadini osservano. Con più di qualche perplessità.

Autore