claudio guarneri

Scoppia il caso sulla nomina del Direttore Generale dell’AICA, Claudio Guarneri, già Direttore della SRR ATO 4, con una carriera costellata di incarichi apicali nel settore della gestione dei rifiuti e dell’informatica pubblica. Due consiglieri comunali di Sciacca, Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’, hanno inviato un formale esposto al Consiglio di Amministrazione di AICA, all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e al Prefetto di Agrigento, sollevando gravi dubbi sulla compatibilità del doppio incarico attualmente ricoperto da Guarneri.

Conflitti di interesse e violazione dello Statuto?

Secondo i consiglieri, il Dott. Guarneri riveste contemporaneamente l’incarico di Direttore Generale dell’Azienda Idrica dei Comuni Agrigentini (AICA) e della SRR ATO 4, l’ente territoriale che si occupa di gestione dei rifiuti. Una duplice posizione che, a detta dei firmatari, potrebbe configurare un conflitto d’interessi strutturale.

Lo Statuto di AICA, all’art. 25, è chiaro: il Direttore deve operare secondo criteri di economicità, trasparenza, efficienza e non può assumere altri incarichi remunerati al di fuori dell’Azienda senza autorizzazione preventiva del Consiglio di Amministrazione. I consiglieri chiedono quindi al CdA di AICA se l’autorizzazione sia mai stata formalmente concessa, documentata e ratificata dall’Assemblea degli enti consorziati, come previsto dallo stesso statuto.

Sovrapposizioni operative e gare d’appalto

Nel documento inviato anche all’ANAC, vengono elencati i rischi derivanti dalla sovrapposizione gestionale tra AICA e SRR ATO 4: gare d’appalto per servizi analoghi, fornitori condivisi, uso promiscuo di logistica e strumenti tecnologici. Elementi che, se confermati, potrebbero mettere a rischio l’imparzialità delle procedure e compromettere la trasparenza amministrativa.

A preoccupare è anche il pregresso ruolo di Guarneri come RUP (Responsabile Unico del Procedimento) e Presidente di commissioni di gara in ambito rifiuti: incarichi che potrebbero generare un indebito vantaggio competitivo per soggetti economici già noti, anche nel settore idrico.

L’appello agli organi di controllo

Oltre al CdA di AICA, sono state coinvolte le massime autorità preposte al controllo:

  • ANAC, per verificare possibili violazioni del Codice degli Appalti e del D.Lgs. 165/2001 sui dirigenti pubblici;

  • Il Prefetto di Agrigento, per attivare ispezioni straordinarie e garantire la regolarità amministrativa degli enti coinvolti;

  • Il Collegio dei Revisori e il Presidente dell’Assemblea AICA, per vigilare su eventuali omissioni o irregolarità interne.

I firmatari chiedono risposte documentate entro 30 giorni: autorizzazioni, delibere, verbali e – soprattutto – eventuali misure correttive da adottare.

Chi è Claudio Guarneri?

Il curriculum vitae di Guarneri, allegato alla segnalazione, racconta una carriera variegata tra pubblico e privato: laureato in Giurisprudenza, un master in Management Sanitario alla Bocconi, e numerosi incarichi dirigenziali nel settore informatico e dei rifiuti. Ha diretto GE.S.A. AG2 S.p.A., è stato presidente di commissioni d’appalto e, dal 2017, è Direttore Generale della SRR ATO 4. Ora anche vertice operativo di AICA, l’ente che gestisce l’acqua in 43 comuni agrigentini.

Una questione di legalità e fiducia pubblica

L’atto firmato dai due consiglieri, come dichiarato nel testo, sarà reso pubblico e disponibile tramite accesso civico, in nome della trasparenza verso i cittadini.

In un territorio già martoriato dalla crisi idrica e dai contenziosi sugli appalti, la vicenda solleva interrogativi di fondo: è possibile, nel 2025, che la stessa persona diriga due enti strategici con potenziali interessi incrociati, senza che vi siano adeguate garanzie di terzietà? Le istituzioni, a cominciare dall’ANAC e dal Prefetto, sono ora chiamate a rispondere con i fatti, per ristabilire la fiducia nell’interesse pubblico.

Report Sicilia continuerà a seguire da vicino questa vicenda, nella speranza che non cada nell’ombra dell’impunità.

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