villa del sole

Agrigento – In questa città, dove il cemento vince sulla legge, dove i palazzi abusivi si completano e si abitano prima ancora che vengano demoliti, e dove la legalità è una parola d’arredo buona solo per le conferenze stampa, sembra ormai chiaro a tutti: chi ha potere può fare qualsiasi cosa.
Senza risposte. Senza opposizione. Senza conseguenze.


1. San Leone: abusi che restano – e si abitano già

Nel quartiere balneare di San Leone, la storia dell’edificio abusivo costruito in zona vincolata ha dell’assurdo: nonostante un’ispezione della Regione Sicilia e un obbligo di demolizione, il palazzo è stato completato, venduto, abitato.

Il Comune? Tace.
La politica? Si gira dall’altra parte.
Lo Stato? Arriva sempre dopo, quando il danno è fatto.

Intanto, mentre si celebrano le “antimafie da passerella”, la legge viene aggirata sotto gli occhi di tutti.
👉 Leggi: Il palazzo degli abusi è completato e già abitato


2. Sistema Agrigento: poteri forti, anzi, troppo forti

Il cosiddetto “Sistema Agrigento” non è una teoria del complotto: è una realtà amministrativa consolidata, dove chi comanda non risponde a nessuno. Dove le leggi valgono solo per i cittadini comuni, mentre chi è legato al potere può costruire antenne in aree vincolate, lavorare senza titoli, incassare incarichi, spendere milioni pubblici, senza controllo.

E se qualche ostacolo arriva, basta aggirarlo con una variante o con il silenzio degli enti preposti.

👉 Leggi: Villa del Sole e Sistema Agrigento, quando il potere sfida lo Stato


3. Mafia dai colletti bianchi: più forte dello Stato

A confermare il clima, ci sono le ultime operazioni antimafia con 14 arresti per traffico di droga con metodo mafioso nel territorio agrigentino. Ma non è più solo la mafia tradizionale a spaventare.

La nuova mafia è silenziosa, elegante, con il colletto bianco e la firma a penna.
È quella che decide appalti, costruzioni, nomine, favori, silenzi.
È quella che siede nei consigli di amministrazione, non nei covi.

E al momento ha dimostrato di essere più forte dello Stato.


Agrigento, terra di compromessi. Anzi, di connivenze

Da anni Agrigento è una città ingabbiata nei compromessi.
Una città dove il pubblico si piega al privato, dove le istituzioni arretrano di fronte alla forza degli apparati, dove la legalità è una scenografia buona solo per i comunicati stampa.

Con questa amministrazione comunale, siamo tornati indietro di quarant’anni. La politica è diventata un muro di gomma, dove ogni inchiesta, ogni denuncia, ogni richiesta di trasparenza si perde nel nulla.

Chi comanda oggi ad Agrigento non è lo Stato. È il sistema. È la mafia dei favori. È la mafia dei compromessi.


Report Sicilia: senza paura, senza compromessi

Noi lo diciamo da sempre, e oggi lo ribadiamo: Report Sicilia è nato per raccontare la verità. Anche quando fa male. Anche quando infastidisce.

“Non ci mettono paura. Non ci intimorite. Non abbiamo alcun dubbio sulla nostra missione.”

Sapevamo, come lo sa bene il nostro editore, che toccando i poteri forti avremmo pagato il prezzo più alto: attacchi, delegittimazioni, isolamento. E oggi sta accadendo.

Stiamo subendo, come sempre, il tentativo di silenziare la voce libera, di metterci all’angolo, di farci apparire come i “disturbatori”. Ma chi vuole la verità non si ferma davanti al consenso apparente né si piega ai ricatti dell’informazione complice.

Ad Agrigento, dire le cose come stanno dà fastidio.
A molti.
Perché da quelle verità, molti traggono vantaggi.

Noi non cerchiamo amici, né protezioni.
Cerchiamo solo di fare il nostro mestiere. Fino in fondo.


Report Sicilia.
Dalla parte della verità. Sempre.

Autore