Agrigento – L’ordinanza di demolizione n. 19 dell’8 agosto 2025, che impone a RFI di smantellare un traliccio metallico installato abusivamente tra piazza Marconi e via Acrone, potrebbe rappresentare un punto di svolta anche per un altro caso emblematico: la costruzione del nuovo asilo nella zona vincolata di Villa del Sole.
È quanto afferma con forza Giuseppe Di Rosa, editore di Report Sicilia e attivista civico, che da mesi denuncia gli abusi urbanistici e amministrativi legati alla trasformazione di Villa del Sole in una struttura edilizia, pur in presenza di vincoli paesaggistici e culturali che, come per l’area del traliccio, rendono l’intervento inammissibile.
“Il Consiglio comunale di Agrigento – dichiara Di Rosa – prenda atto, oggi stesso, del clamoroso abbaglio politico e amministrativo su Villa del Sole. La zona è la medesima di quella interessata dalla demolizione ordinata del traliccio: stesso foglio catastale, stesso vincolo, stessa assenza di autorizzazioni. Se si è deciso di demolire il traliccio, per coerenza e legalità si deve ordinare anche la demolizione del fabbricato sorto a Villa del Sole, che viola le stesse normative.”
I fatti su Villa del Sole
La vicenda di Villa del Sole ha sollevato da mesi un acceso dibattito in città. Si tratta di un’area verde storica e vincolata, ubicata proprio a ridosso del tracciato ferroviario e del centro storico, dove l’amministrazione ha promosso la costruzione di un nuovo asilo, abbattendo una villetta pubblica a servizio del quartiere e realizzando una nuova struttura in cemento armato.
Tuttavia, come evidenziato più volte anche da Report Sicilia, la zona ricade interamente nel Piano Particolareggiato “Akragas – Ambito 10”, in pieno centro storico, sottoposta a vincoli paesaggistici, ambientali e sismici. Per quest’area, il Piano Paesaggistico della Provincia di Agrigento, approvato nel 2021, vieta tassativamente nuove edificazioni, anche se parzialmente interrate o ricostruite. Lo stesso vincolo che ha portato alla demolizione del traliccio RFI.
La richiesta di Di Rosa: fondi PNRR per ripristinare l’area
Alla luce della decisione dell’amministrazione comunale sull’opera di RFI, Giuseppe Di Rosa lancia un appello diretto al Consiglio comunale:
“Chiedo che il Consiglio comunale deliberi immediatamente l’indirizzo politico per l’abbattimento della struttura abusiva di Villa del Sole e per il ripristino dei luoghi a parco pubblico. Invitiamo il Comune a richiedere un contributo straordinario al Governo Meloni, possibilmente dai fondi del PNRR – Missione 5 per la rigenerazione urbana. I fondi ci sono, basta la volontà.”
Di Rosa insiste anche sull’aspetto simbolico della vicenda:
“Non si può continuare a fare due pesi e due misure: se la legalità vale per il traliccio, deve valere anche per gli edifici pubblici realizzati in violazione dei piani e dei vincoli. Villa del Sole è un caso da manuale di violazione del codice dei beni culturali. Lo ha confermato anche la Soprintendenza nella recente corrispondenza sull’area, eppure il Comune continua a fare finta di nulla.”
Due misure della stessa medaglia
Il traliccio di RFI, alto 24 metri e con una base in cemento armato di 3×3 metri, è stato ritenuto abusivo per mancanza di autorizzazioni edilizie, paesaggistiche e sismiche, con riferimento all’art. 33 del DPR 380/2001. Il Comune, su pressione della Soprintendenza, ne ha ordinato la demolizione entro 30 giorni.
La struttura a Villa del Sole, invece, è un intero edificio costruito senza che siano stati pubblicamente resi noti i pareri obbligatori delle autorità competenti, a partire dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. La zona è identica, le norme anche. Eppure, nessuna ordinanza è stata emessa.
“Chi ha sbagliato deve assumersene la responsabilità”
Giuseppe Di Rosa conclude con un messaggio chiaro:
“Chi ha autorizzato l’asilo a Villa del Sole senza i dovuti pareri e in violazione di legge deve risponderne politicamente e amministrativamente. Report Sicilia non arretrerà di un passo. Questa è una battaglia di legalità, di giustizia e di amore per Agrigento. La città merita trasparenza, non operazioni edilizie sotto copertura.”
“Naturalmente, se dovesse emergere che qualcuno ha responsabilità dirette per quanto accaduto a Villa del Sole, auspico che venga individuato e chiamato a rispondere in prima persona. Anche nel caso in cui, nell’immediato, si dovesse far fronte alle spese con fondi pubblici, chi ha sbagliato dovrà risarcire il danno arrecato alla città. Nessuno resti impunito.” – conclude Giuseppe Di Rosa.


