Oggi Report Sicilia rompe un silenzio che durava da mesi. 2.274.604 visualizzazioni nel mese di luglio (+45%) e 18.173 interazioni (+32%): dati che non pubblicavamo da marzo per scelta editoriale, ma che nel frattempo hanno seguito una crescita costante.
Non è un lampo improvviso: è il frutto di un lavoro quotidiano, fatto di inchieste, approfondimenti e articoli che hanno messo al centro la realtà, senza filtri e senza compromessi.

In un contesto dove spesso si preferisce tacere per convenienza, noi abbiamo scelto di parlare. E i nostri lettori, ogni giorno più numerosi, ci dimostrano che la fame di informazione libera e non addomesticata è viva. Questa crescita non è un applauso fine a sé stesso: è un invito a fare ancora di più, a scavare più a fondo, a resistere alle pressioni, a non cedere alle lusinghe del “va tutto bene” che troppi vogliono raccontare.

Come scrivevamo in un nostro editoriale, ci sono luoghi dove si può sfidare lo Stato e restare impuniti. È in queste terre che il giornalismo ha il dovere di esserci, di raccontare, di fare luce. Perché ogni visualizzazione, ogni condivisione, ogni commento non sono solo numeri: sono cittadini che chiedono di sapere, che pretendono risposte, che non vogliono rassegnarsi all’ingiustizia normalizzata.

Il successo ci responsabilizza.
E noi accettiamo questa responsabilità, sapendo che crescere significa non accontentarsi mai, mantenere la schiena dritta e la penna affilata.
Perché a Report Sicilia i numeri non sono il traguardo: sono solo l’inizio di una nuova sfida.

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