Nonostante i proclami dell’amministrazione comunale e gli slogan sulla “tolleranza zero”, il lungomare di San Leone continua a offrire, soprattutto nei fine settimana, lo stesso spettacolo indecoroso già denunciato più volte da Report Sicilia.
Dopo i nostri articoli “San Leone, sabato notte sul lungomare: bancarelle, auto in mezzo ai pedoni e nessun controllo” e “Agrigento, tolleranza zero solo per chi paga: le bancarelle della mafia restano intoccabili”, la situazione non solo non è migliorata, ma sembra addirittura cronicizzata.
Bancarelle che diventano alloggi
La foto che pubblichiamo oggi è stata scattata proprio a San Leone e mostra le bancarelle coperte da teloni verdi, allineate sul lungomare. In molte di queste, denunciano i residenti, i venditori non si limitano a stoccare la merce contraffatta: vi pernottano e vi soggiornano, trasformando il marciapiede in un accampamento improvvisato.
E qui si apre un problema igienico-sanitario enorme:
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Dove vanno in bagno queste persone? Spesso, nelle aiuole adiacenti.
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Cosa vede e sente chi passa la mattina presto? Un odore nauseante e scene di “lavaggio” anche delle parti intime, in piena vista.
Un rischio per la salute pubblica
Non è solo una questione di decoro urbano. Il sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, è responsabile della tutela della salute pubblica. Lasciare che persone vivano, dormano e svolgano funzioni fisiologiche in aree pubbliche frequentate da famiglie e turisti significa esporre la comunità al rischio di trasmissione di malattie.
Eppure, da palazzo e dai comandi competenti, silenzio assoluto.
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Assessori, consiglieri, comando della Polizia Locale, ASP, uffici del lavoro e uffici sanitari: davvero nessuno vede nulla?
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Davvero non si ritiene urgente intervenire in una situazione che, oltre a essere indecorosa, mina l’immagine turistica del litorale agrigentino?
Tolleranza zero? Solo per chi paga
La sensazione, ormai diffusa, è che la “tolleranza zero” valga soltanto per i commercianti regolari, quelli che pagano tasse e affitti. Per il resto, le bancarelle della contraffazione, spesso legate a circuiti criminali, sembrano intoccabili, come se godessero di una protezione invisibile.
Intanto, San Leone, biglietto da visita turistico della città, continua a trasformarsi in un mercato abusivo a cielo aperto, con zone che la sera diventano luogo di commercio illegale e la mattina si rivelano per quello che sono: accampamenti improvvisati senza regole né controlli.

