Meno male ci sono loro, ad animare il “mortorio” del centro agrigentino. E’ in corso in queste ore tra la folta comunità senegalese di Agrigento la celebrazione del “Grand Magal di Touba”, una festa religiosa e culturale molto importante per i Muridi, una confraternita islamica del Senegal. La festa commemora la partenza in esilio di Cheikh Ahmadou Bamba Mbacké, fondatore e guida spirituale dell’ordine. L’evento si svolge ad Agrigento, solitamente in piazza Ravanusella, ed è un’occasione di incontro e condivisione per la comunità senegalese e per chiunque voglia conoscere la loro cultura. E infatti piazza Ravanusella è in grande e composto fermento, con i senegalesi che hanno dislocato una serie di gazebo, nei quali stanno consumando alimenti tradizionali, senza dimenticare momenti di preghiera.

Il “Grand Magal di Touba” è un evento annuale celebrato nella città di Touba, in Senegal, e viene riproposto anche nelle comunità senegalesi sparse nel mondo. Ad Agrigento, l’organizzazione è a cura dell’associazione Safinatoul Amane Touba, che da anni lavora per mantenere vive le tradizioni senegalesi nella città. La festa include momenti di preghiera, canti, danze e la condivisione di cibo e tradizioni. Per la comunità senegalese, da decenni radicatissima nella città dei Templi, questa festa rappresenta un’importante occasione di aggregazione e di rafforzamento della propria identità culturale e religiosa. È da intendere anche come momento di apertura verso la comunità locale, un’opportunità per far conoscere e apprezzare la ricchezza della loro cultura. I senegalesi sono da sempre integrati nel tessuto socio culturale di Agrigento, mai protagonisti di episodi spiacevoli, sulla scia dell’esempio lasciato loro dall’indimenticato Papa Madoke Diop. 

Autore