Pirandello su questa storia ne avrebbe da scrivere. La “sua” città intitola una grande opera, il parcheggio pluripiano di via Nenni a un giovane disabile che si battè per dare servizi migliori ai disabili, ma ignora uno stallo “strategico” nel cuore della città, destinato proprio ai diversamente abili. Una situazione paradossale che lascia davvero attoniti. Gianni Tuttolomondo fu consigliere e assessore comunale per alcuni mesi, lasciò una bellissima traccia del proprio passaggio nella sala dei “bottoni” del Comune. Il mese scorso l’amministrazione gli ha intitolato il parcheggio, un momento toccante, alla presenza delle autorità, dei familiari, di tanti cittadini e delle massime cariche istituzionali del territorio. Tutto bello e rispettabile. Il problema è che tra la memoria con una puntina di sana retorica e la realtà di tutti i giorni, il Comune viaggia a due velocità. C’è uno stallo ai piedi della Prefettura, in piazza Vittorio Emanuele, destinato ai disabili, che versa in condizioni pietose. La pavimentazione è in frantumi da anni ed è impossibile parcheggiare per chiunque. Una vergogna che si consuma sotto gli occhi di tutti coloro i quali passano da questa zona centrale della città. Ci passano tutti i “vip”, ma nessuno muove un dito. Chissà cosa penserebbe Gianni Tuttolomondo se potesse essere ancora tra noi, al cospetto della incapacità cronica dei suoi colleghi di giunta. Visto che il Comune è incapace di sistemare la pavimentazione, basterebbe spostare la tabella in un altro spazio adiacente, restituendo ai disabili la possibilità di parcheggiare in maniera sicura. A cosa serve intitolare un parcheggio alla memoria di un uomo che ha lottato per l’inclusione, se poi si abbandonano gli spazi dedicati ai più fragili? Che valore hanno le promesse istituzionali, se nemmeno uno stallo per disabili viene mantenuto in condizioni dignitose? Questa è una battaglia che Report Sicilia porterà avanti fino alla soluzione della problematica. Sarebbe auspicabile che – vista l’ignavia del Comune – a intervenire sia direttamente il prefetto Salvatore Caccamo, il quale passa ogni giorno da questo angolo di città.

