Agrigento – Doveva essere uno degli appuntamenti di punta del cartellone di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, ma la prima serata di “Mirror Specchio”, al Teatro Pirandello, si è rivelata un mezzo deserto: tra organizzatori, tecnici, Vigili del Fuoco, personale di servizio e spettatori, le presenze non hanno superato le 30 persone.

L’evento, curato da Basak Senova e Jonatan Habib Engqvist, è stato presentato come un articolato progetto internazionale in tre capitoli:

  1. Una mostra sperimentale sul palcoscenico del Pirandello, con proiezioni cinematografiche e fotografie;

  2. Un libro che racconta Agrigento attraverso gli occhi di un gatto randagio, “Surfaro”;

  3. La diffusione del programma in istituzioni culturali di rilievo in diverse città europee (Istanbul, Vienna, Berlino, Stoccolma, Zagabria, Cipro e Reykjavik).

Il programma prevede sei Atti (proiezioni), un Interludio (mostra fotografica) e un Preludio (conferenza), distribuiti in più date dal 12 agosto al 2 settembre, con ingresso gratuito.


Il racconto della prima serata

Ieri, 12 agosto, il sipario si è alzato davanti a pochi spettatori. L’atmosfera, raccontano i presenti, era surreale. Alcuni interventi in lingua inglese venivano tradotti, ma la natura stessa dello spettacolo ha lasciato molti confusi.

La spettatrice Angela Gulino ha descritto la serata sui social:

“Prima proiezione: una donna canta l’Ave Maria e suda. Seconda: due ragazze del Nord Europa in abiti tradizionali che, poco dopo, diventano ballerine classiche danzando sulla neve. Il terzo video non l’ho capito: musiche funebri, sotterranei, mosaici che si muovono. Un signore davanti a me ha commentato: ‘Avissiru misu un film macari!’ (trad. Avrebbero potuto proiettare almeno un film!)”.

Ancora più dura un’altra reazione circolata in rete, che ha paragonato l’evento alla “corazzata Potëmkin” nella celebre scena di Fantozzi, definendolo “una cagata pazzesca” e accusando gli organizzatori di “non amare Agrigento né la cultura, ma di proporre mediocrità travestita da arte contemporanea”.


Tra intenzioni e realtà

Sulla carta, “Mirror” si propone come un’esperienza intensa che intreccia città, arte, acqua, immagini, musica e pubblico, ma l’esordio di ieri ha mostrato una distanza evidente tra l’ambizione del progetto e la capacità di coinvolgere la cittadinanza.

La presenza ridotta in sala, la difficoltà di comprensione dei contenuti e l’assenza di un vero contatto con il pubblico locale alimentano il sospetto che, ancora una volta, si stia replicando uno schema già visto in altri eventi di Agrigento 2025: grandi titoli, grandi nomi, ma poca sostanza e zero radicamento nel tessuto cittadino.


La nostra presenza stasera

Questa sera, 13 agosto, Report Sicilia sarà presente per seguire la seconda serata, che prevede il Preludio (conversazione) e gli Atti III e IV. Sarà l’occasione per verificare se la risposta del pubblico cambierà, se il livello di partecipazione salirà e, soprattutto, se il progetto riuscirà a creare un reale dialogo con la città che lo ospita.

Abbiamo cercato il dato relativo ai costi specifici del progetto Mirror all’interno del più ampio programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, ma non sono emerse informazioni dettagliate né riferimenti a stanziamenti dedicati. Tuttavia, possiamo considerare il quadro generale dei budget totali previsti per il programma culturale.

Secondo il dossier ufficiale della candidatura e il bilancio previsto per il triennio:

  • Il budget complessivo per l’intero programma culturale è di circa 3.769.535,40 €, che include i 44 progetti selezionati, compresi allestimenti, adattamenti degli spazi e installazioni.

  • A questo si aggiungono costi di gestione (942.383,85 €), attività propedeutiche (2023–2024) per 565.430,31 €, comunicazione e marketing (753.907,08 €) e monitoraggio (125.651,18 €), per un totale previsto di circa 6.282.559,00 € per l’intero programma Agrigento 2025. reportsicilia.it

Sebbene non sia possibile isolare il costo esatto del progetto Mirror, possiamo sostenere che esso rientra nel budget complessivo sopra citato, che comprende le risorse destinate a 44 iniziative culturali dell’intero triennio. Tale cifra copre anche infrastrutture, personale, promozione, allestimenti e sorveglianza.


In sintesi

  • Costo complessivo del programma culturale Agrigento 2025: circa 3,77 milioni di euro dedicati alla realizzazione di progetti attivi.

  • Budget totale stimato per l’intera operazione (incluse gestione, comunicazione, monitoraggio, ecc.): circa 6,28 milioni di euro.

  • Spesa precisa per Mirror: non disponibile nei documenti pubblici analizzati.

Abbiamo cercato più a fondo, ma non sono emersi dati pubblici specifici riguardo al costo dettagliato del progetto Mirror all’interno del programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

Quello che abbiamo scoperto:

  • Il dossier di candidatura della città quantifica un budget complessivo per l’intero programma culturale (2025) che supera i 6 milioni di euro, ripartiti tra:

    • 3 milioni dal Comune mediante tassa di soggiorno(non ci risulta che riusciranno a raggiungere questa quota con l’abbattimento delle presenze),

    • 2 milioni complessivi da parte di Ministero della Cultura e Regione Siciliana,

    • 450.000 € da autofinanziamento,

    • 300.000 € da sponsorizzazioni private(quali sarebbero non è dato sapere)

    • 200.000 € da ticketing e merchandising reportsicilia.it.

  • Di questi, 9 progetti culturali sono stati dedicati al tema dell’acqua, tra cui figura il progetto “Mirror” reportsicilia.it+2qds.it+2.

  • Il Mirror è anche parte di un programma finanziato a livello europeo/e internazionale tramite il PEEK (Fondo Austriaco per la Scienza), ma non sono indicati totali finanziamenti per l’edizione agrigentina agrigento2025.org.

In sintesi:

  • Spesa complessiva stimata per Agrigento 2025: oltre 6 milioni di euro.

  • Costi per Mirror: non disponibili al momento ma ci risaliremo appena possibile con la liquidazione da parte della stazione appaltante 

  • Il progetto risulta incluso nella macro-area “Acqua” insieme ad altri 8 progetti, senza specifici riferimenti economici.

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