Stop alla serata a Naro con il rapper Samuele Nisi. Dopo la denuncia di Report Sicilia, le associazioni annullano l’evento: “Non era nostra intenzione mettere in imbarazzo lo Stato”.

È stato annullato l’evento previsto per il 18 agosto 2025 a Naro che avrebbe dovuto ospitare il rapper Samuele Nisi, definito da Report Sicilia “scomodo” per i contenuti delle sue canzoni.

La notizia è esplosa nel giro di poche ore: nella mattinata il nostro giornale ha pubblicato un approfondimento evidenziando i testi dell’artista, ritenuti inaccettabili perché inneggianti contro lo Stato, le forze armate e la magistratura. Poche ore dopo, le associazioni promotrici – Four Srl, con il patrocinio delle cooperative La Grande Famiglia ed Estia – hanno diffuso un comunicato ufficiale annunciando la cancellazione della serata.

“La scelta dell’artista era stata fatta su richiesta dei giovani del nostro paese, con l’intento di rispondere alle loro preferenze. Non conoscevamo i testi delle canzoni. Appena ci è stato comunicato che l’artista non era gradito alle autorità competenti, abbiamo immediatamente annullato l’evento nel rispetto della legge e delle istituzioni.”

Le associazioni promotrici hanno ribadito la loro vicinanza ai valori della legalità e delle istituzioni:

“Non era assolutamente nostra intenzione mettere in imbarazzo lo Stato o le autorità coinvolte, e ci dispiace per l’accaduto.”

La vicenda si è consumata nell’arco di una sola giornata, confermando l’importanza di un’informazione tempestiva e puntuale. Il ruolo di Report Sicilia è stato decisivo nell’evidenziare i contenuti controversi dell’artista e nel sollecitare un’immediata presa di posizione da parte degli organizzatori, evitando che la piazza di Naro diventasse palcoscenico per messaggi contrari ai valori dello Stato.

📌 Qui i nostri articoli precedenti sulla vicenda:

Con questo episodio, Report Sicilia conferma ancora una volta il suo ruolo di testata indipendente e libera, capace di sollevare questioni delicate per la collettività e di contribuire, con il proprio lavoro, alla difesa dei valori della legalità e delle istituzioni.

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