Ci sono momenti in cui il giornalismo dimostra, con i fatti, tutta la sua forza. È quello che è accaduto a Naro, dove il concerto del rapper Samuele Nisi è stato annullato poche ore dopo la pubblicazione di un articolo di Report Sicilia.
Il pezzo, divenuto virale sui social e su WhatsApp, ha allertato Questura e Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, spingendo l’amministrazione comunale a dichiarare l’artista “non gradito in città” e a cancellare l’evento.
Un risultato immediato, concreto e tangibile: la prova che una stampa onesta e vigile non solo informa, ma incide sulla realtà.
Il riconoscimento dell’editore
Come editore di Report Sicilia sento il dovere di esprimere pubblicamente i miei complimenti al direttore e a tutta la redazione per il lavoro svolto con professionalità e coraggio.
In un tempo in cui tutto sembra confondersi e dove la verità rischia di soccombere dietro interessi e convenienze, il nostro giornale ha dimostrato che l’informazione libera e indipendente resta uno strumento fondamentale di tutela per i cittadini e per le istituzioni.
Una nota inviata a tutte le agenzie
Abbiamo ritenuto giusto sottolineare questo episodio con una nota ufficiale inviata a tutta la stampa nazionale e alle principali agenzie di informazione. Non per autocompiacimento, ma perché riteniamo importante ricordare a tutti – operatori dell’informazione in primis – che disconoscere o ignorare il lavoro di un collega non è solo deprecabile: è un danno all’intera categoria e al valore del giornalismo stesso.
Il ringraziamento ai lettori
Un grazie sincero va anche ai nostri lettori, che hanno rilanciato e condiviso l’articolo, rendendolo virale in poche ore. È grazie a questo passaparola digitale che la denuncia ha assunto una forza ancora maggiore, spingendo le istituzioni a intervenire con tempestività.
Il giornalismo libero vive del rapporto con i cittadini: voi siete la nostra forza e la nostra più grande motivazione.
Il nostro impegno
Report Sicilia c’è, e continuerà a esserci, sempre dalla parte dei cittadini, per dare voce a ciò che spesso altri scelgono di non raccontare.
Quello che è accaduto a Naro non è un episodio isolato: è la dimostrazione che l’informazione, quando è libera e coraggiosa, può ancora fare la differenza.


