Un violento temporale si è abbattuto su Leonforte, in provincia di Enna, causando il drammatico incidente in cui due automobili sono finite nel torrente Crisa. Un episodio che testimonia quanto la fragilità idrogeologica della Sicilia centrale possa trasformarsi in tragedia in un attimo, soprattutto in presenza di improvvise bombe d’acqua.
I fatti
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Secondo quanto riporta l’ANSA, le due auto percorrevano una stradina secondaria — parallela alla strada provinciale 39 e al torrente Crisa, spesso asciutto o ridotto a un piccolo corso d’acqua — quando la furia improvvisa dell’acqua le ha trascinate via. Due persone sono riuscite a salvarsi salendo sui tetti dei veicoli e sono state tratte in salvo dai vigili del fuoco; un terzo occupante, invece, è ora disperso.X (formerly Twitter)Adnkronos+5ANSA.it+5Il Fatto Quotidiano+5
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Le ricerche sono tuttora in corso, con l’intervento del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, su indicazione del sindaco Piero Livolsi, che ha definito l’evento una vera e propria “bomba d’acqua”. L’elicottero, non autorizzato al volo notturno, è dovuto rientrare.Il Fatto Quotidiano+4ANSA.it+4RaiNews+4
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In serata, è stato recuperato il cellulare dell’uomo disperso, un segnale di possibile avanzamento delle ricerche.Wikipedia+10ANSA.it+10ANSA.it+10
Crisa: un fragilissimo alveo che non perdona
Il torrente Crisa, afferente al sistema fluviale del Dittaino (che poi confluisce nel Simeto), è noto per il suo regime estremamente irregolare: spesso asciutto, ma capace di trasformarsi in pericolo mortale durante eventi meteorologici intensi. In Sicilia, soprattutto nella sua area interna, i corsi d’acqua minori come questi rappresentano una minaccia sottovalutata, finché non è troppo tardi.Wikipedia+2RaiNews+2
Il contesto meteorologico e le ripercussioni in Sicilia
Questo episodio si colloca all’interno di un’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia: in Sicilia si registrano disagi dovuti ad allagamenti, temperature che pur restando elevate fino al Nord, subiranno un calo anche di 10 gradi nei prossimi giorni.ANSA.it+1
Riflessioni per Report Sicilia
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Sicurezza idraulica e territorio: è urgente una mappatura delle aree più vulnerabili, soprattutto lungo alvei ritenuti “dormienti”. La tragedia sfiorata di Leonforte dovrà servire da campanello d’allarme per prevenire altre tragedie.
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Allerta e tempestività: il coordinamento tra Protezione Civile, amministrazioni locali e forze dell’ordine deve essere immediato e visibile, non soltanto Decreto sporadico dopo l’emergenza.
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Monitoraggio e informazione: cittadini e automobilisti devono essere tempestivamente avvertiti della pericolosità dei percorsi alternativi, in particolare durante temporali estivi improvvisi.
La notte a Leonforte è lunga per le famiglie in apprensione, mentre gli uomini della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco continuano instancabili le ricerche. In queste ore si gioca una partita che va oltre la semplice emergenza: riguarda il modello di prevenzione, informazione e sicurezza che vogliamo costruire per il futuro della Sicilia interna. E la domanda resta: quante altre “Crisa” sono là, in attesa di svegliarsi?

