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La barca Samau affonda a Cala Croce: dieci turisti tratti in salvo da tre ragazzi lampedusani prima dell’arrivo dei soccorsi.

LAMPEDUSA – Un pomeriggio di paura si è trasformato in una storia di coraggio e sangue freddo. Davanti alla costa sud dell’isola, in zona Cala Croce, la barca turistica Samau del comandante Ciccio Licciardi si è inabissata mentre a bordo c’erano una decina di turisti.

Servizio di Tony Colapinto

Le onde spinte dal libeccio hanno ribaltato l’imbarcazione, generando panico tra i passeggeri. La tragedia è stata evitata grazie all’intervento tempestivo di tre giovani lampedusani: Diego Lombardo, Francesco Carannante e il capitano della Nessie 2, Calogero Gervasi.

Dagli scogli, Lombardo ha notato la barca in difficoltà e senza esitazione ha raggiunto il porto in scooter. Lì ha chiesto aiuto a Carannante e, insieme a Gervasi, hanno mollato gli ormeggi della Nessie 2 affrontando il mare agitato. In pochi minuti sono riusciti a raggiungere i naufraghi e a trarli in salvo, uno dopo l’altro, riportandoli al porto vecchio, ancora sotto shock ma incolumi.

Secondo alcuni testimoni, le motovedette della Capitaneria di Porto sarebbero arrivate circa venti minuti dopo, quando i turisti erano già al sicuro sulla barca dei ragazzi.

Il comandante della Samau, Ciccio Licciardi, ha ricostruito così quei momenti concitati:
«Tutti si erano spostati a poppa per non bagnarsi, ma con le onde alte la barca ha iniziato a imbarcare acqua. L’importante è che i dispositivi di sicurezza abbiano funzionato e che nessuno si sia fatto male».

Un episodio che poteva trasformarsi in tragedia si è così concluso con un lieto fine, scritto dal coraggio di tre giovani lampedusani che hanno dimostrato cosa significa non voltarsi dall’altra parte e rispondere con prontezza all’appello del mare.

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