AICA in crisi: conti pignorati e 15,7 milioni di debiti. Ecco la lista completa dei Comuni morosi e il monito della presidente Nobile.

L’Azienda Idrica Comuni Agrigentini (AICA) è in piena emergenza finanziaria. Le lettere protocollate il 7 e il 21 agosto 2025 e indirizzate a Sindaci, Prefettura e Procura della Repubblica, fotografano una situazione drammatica: i Comuni devono complessivamente 15.726.797,58 euro.

Il pignoramento operato da Siciliacque il 28 luglio ha paralizzato i conti aziendali, impedendo il pagamento degli stipendi e delle forniture. La presidente del CdA, Danila Nobile, ha diffidato i Comuni soci a versare le somme dovute entro 48 ore, avvertendo che, in caso contrario, scatteranno provvedimenti drastici: riduzione dell’acqua al minimo legale, pignoramenti presso la Regione, segnalazioni alla Corte dei Conti e commissariamenti ad acta.

L’elenco completo dei debiti verso AICA (al 30/06/2025)

Ente / Comune Debito totale (€)
Voltano S.p.A. 2.128.455,02
Agrigento 1.340.845,37
Aragona 227.270,11
Bivona 604.303,21
Calamonaci 53.995,33
Caltabellotta 45.201,34
Campobello di Licata 109.597,34
Canicattì 1.778.713,06
Casteltermini 300.609,22
Castrofilippo 40.744,80
Cattolica Eraclea 40.054,46
Comitini 34.553,88
Favara 471.490,02
Grotte 70.764,01
Joppolo Giancaxio 5.339,61
Lampedusa e Linosa 59.712,10
Licata 1.775.107,34
Lucca Sicula 21.951,14
Montallegro 70.669,18
Montevago 32.435,75
Naro 320.692,76
Palma di Montechiaro 2.119.579,96
Porto Empedocle 784.938,38
Racalmuto 306.235,22
Raffadali 384.076,36
Ravanusa 523.167,36
Realmonte 220.918,46
Ribera 486.993,21
Sambuca di Sicilia 223.989,66
San Biagio Platani 63.719,74
San Giovanni Gemini 308.704,46
Santa Elisabetta 88.716,41
Sant’Angelo Muxaro 7.553,00
Sciacca 498.050,68
Siculiana 119.369,94
Villafranca Sicula 58.279,69

Totale complessivo: 15.726.797,58 €

Il monito della Presidente

“Ogni Comune che ritarda – scrive Danila Nobile – espone anche gli altri. Ogni euro versato oggi significa evitare un disastro domani”.

La Presidente ha inoltre ricordato di aver già avviato interlocuzioni con Regione Siciliana (per un contributo da 3 milioni e un prestito ponte dal 2027), con il Governo nazionale (sostegno da 50 milioni), con la Protezione Civile e con Siciliacque/Italgas per cercare soluzioni immediate.

L’appello della presidente Nobile

Nella lettera indirizzata ai Sindaci, la presidente Nobile scrive con fermezza:

“Chiedo a ciascuno di Voi, con il massimo rispetto ma con altrettanta fermezza:

  • di attivare immediatamente i procedimenti di pagamento delle somme dovute ad AICA;

  • di comunicare formalmente entro 48 ore un cronoprogramma certo di pagamento;

  • di concorrere, ciascuno per la propria parte, al salvataggio della società pubblica che gestisce l’acqua dei cittadini.

Ogni euro versato oggi significa evitare una crisi di servizio domani.”

Parole che suonano come un vero ultimatum: entro 48 ore i Comuni devono dare prova di responsabilità istituzionale.

Nessun alibi per i Sindaci

La Nobile ricorda inoltre che AICA “non è un soggetto terzo: è la società di proprietà degli stessi Comuni soci. È Vostra, siete Voi i titolari istituzionali e operativi”. Il futuro di AICA, dunque, dipende direttamente dalle scelte dei Sindaci e dalla volontà di rispettare gli impegni assunti.

Cittadini in allarme

Il rischio concreto, qualora i Comuni non provvedano, è quello di razionamenti ancora più duri e di interruzione del servizio idrico, con conseguenze igienico-sanitarie gravissime in piena estate.

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