A Naro la raccolta differenziata non porta entrate al Comune: niente introiti da vetro e plastica e cittadini costretti a subire aumenti.
Naro – I cittadini fanno la raccolta differenziata, ma il Comune non incassa un solo euro. Accade a Naro, dove – nonostante gli sforzi quotidiani dei residenti – la gestione del servizio rifiuti si traduce in un paradosso: nessun beneficio economico e costi sempre più alti.
Secondo i dati resi noti dal gruppo consiliare “Uniti per Naro – Barberi Sindaco”, nell’anno 2024 la percentuale di raccolta differenziata si è fermata al 54,18%, ben al di sotto del 65% che avrebbe garantito la premialità regionale. Un traguardo mancato che priva le casse comunali di risorse preziose.
Ma non è tutto: come emerge dalla risposta ufficiale a un’interrogazione consiliare, il Comune non ha mai provveduto alla verifica e alla fatturazione delle somme derivanti dalla vendita delle frazioni differenziate. Il motivo? Vetro e plastica raccolti a Naro non sarebbero riconosciuti come materiale idoneo, in quanto non puliti a dovere. Un’anomalia che, se corretta, avrebbe permesso di ridurre i costi a carico dei cittadini.
Il sindaco Milco Dalacchi, in carica da quindici mesi, non ha finora promosso alcuna campagna di sensibilizzazione o informazione per spiegare alla popolazione come migliorare la qualità della differenziata. Anzi – accusano i consiglieri di opposizione – l’amministrazione ha preferito concentrarsi su iniziative di immagine, tra balconi barocchi e rievocazioni storiche, piuttosto che affrontare una questione che pesa sulle tasche della comunità.
Il gruppo “Uniti per Naro – Barberi Sindaco” definisce la vicenda di «gravità inaudita» e annuncia di voler andare fino in fondo, avendo già presentato un’istanza di accesso agli atti per acquisire documentazione sulle convenzioni con i consorzi di filiera, eventuali verbali di contestazione agli operatori e le fatture emesse tra 2024 e 2025.
«I cittadini – sottolineano – hanno diritto a trasparenza e ad amministratori capaci di tutelare l’interesse collettivo. Non possono essere sempre e solo loro a pagare».
Una storia che, ancora una volta, mette in evidenza l’assenza di una strategia gestionale chiara e la continua crisi politica che da mesi paralizza l’amministrazione comunale di Naro.

