AGRIGENTO – Doveva essere una mattinata di emozione e cultura, invece all’uscita dallo spettacolo come sempre di altissimo rilievo culturale e spettacolare in se, si è trasformata in un incubo. Domenica 24 agosto 2025, al termine dello spettacolo all’alba “Il Risveglio degli Dei” nella Valle dei Templi, migliaia di persone sono rimaste intrappolate per ore al Parcheggio Giunone, ostaggio di una gestione caotica e di un sovrapprezzo inspiegabile.

A denunciare pubblicamente l’accaduto, corredando la segnalazione con foto e video, è stata Teresa Di Bella di Canicattì, cittadina presente all’evento e testimone diretta di quanto avvenuto.

La ricostruzione è chiara e inquietante:

  1. Un’unica cassa automatica – L’intero deflusso di migliaia di persone è stato affidato a un solo punto di pagamento, provocando code chilometriche e un blocco totale durato oltre due ore.

  2. Sovrapprezzo ingiustificato – Sebbene il cartello indicasse chiaramente una tariffa di 8 euro, gli utenti sono stati costretti a pagare oltre 10 euro, con cifre variabili dovute agli arrotondamenti della macchina. Un rincaro misterioso e mai spiegato. Da sottolineare che, nelle precedenti edizioni dello stesso spettacolo, il parcheggio era stato gratuito.

  3. Silenzio degli addetti – La società Eco Parking srl, che gestisce il parcheggio Giunone, non ha fornito chiarimenti né assistenza, lasciando i cittadini soli di fronte al caos.

Ma l’aspetto più grave riguarda la totale assenza delle Forze dell’Ordine. Come riportato dalla Di Bella, decine di cittadini hanno contattato Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani per segnalare il blocco e chiedere aiuto. La risposta è stata sconcertante: in alcuni casi il telefono è stato riattaccato in faccia, in altri è stato detto che “l’accaduto non è di nostra competenza”.

Il risultato? Un gigantesco imbottigliamento che ha trasformato uno spettacolo culturale di grande valore in un biglietto da visita vergognoso per una città che si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025.

Restano aperte domande cruciali che la segnalazione di Teresa Di Bella porta all’attenzione delle autorità:

  • Chi ha autorizzato l’applicazione e il rincaro del ticket di parcheggio?

  • Perché la tariffa è stata introdotta all’improvviso, quando fino a pochi giorni prima lo stesso evento non la prevedeva?

  • Perché le Forze dell’Ordine si sono sottratte al loro dovere, lasciando cittadini e turisti in balia del caos?

Un “risveglio amaro” per migliaia di persone, che ancora una volta mette in luce il paradosso siciliano: grandi eventi culturali oscurati da disorganizzazione, istituzioni assenti e cittadini costretti a subire.

Come conclude amaramente Teresa Di Bella nella sua denuncia: “È la Sicilia martoriata che si ritrova, ancora una volta, di fronte al celebre, e drammatico, paradosso del nostro territorio: tutto cambia per niente cambiare.”