Dei 40 operai pre-Ferragosto solo 10 sono rientrati. Il cantiere è fermo: mancano documenti e permessi, la burocrazia rallenta tutto.

Agrigento – Come avevamo anticipato su Report Sicilia in un precedente articolo, la previsione si è purtroppo concretizzata. Dopo la pausa di Ferragosto, dei 40 operai impegnati nel cantiere per il rifacimento della rete idrica di Agrigento, soltanto 10 sono rientrati al lavoro.

La motivazione è tanto semplice quanto grave: la burocrazia procede più lentamente degli operai e delle squadre tecniche. La ditta esecutrice si trova oggi nell’impossibilità di programmare l’avanzamento perché mancano documenti e permessi indispensabili per aprire i fronti successivi di intervento.

In sostanza, mentre le maestranze sono pronte, i mezzi fermi e le risorse già investite, il cantiere rimane sospeso: non è chiaro quale tratto della città possa essere avviato senza le autorizzazioni necessarie. Una situazione che rischia di trasformarsi presto in un pericoloso rallentamento complessivo dell’opera, con conseguenze dirette non solo sui tempi ma anche sui costi e sulla già precaria condizione idrica della città.

La domanda sorge spontanea: come è possibile che un’opera tanto attesa e necessaria per Agrigento debba scontrarsi con ostacoli burocratici così elementari?
Il rischio, oggi, è che i lavori proseguano a rilento, vanificando lo sforzo degli operai e la spesa dei fondi già stanziati.

Noi di Report Sicilia continueremo a monitorare da vicino lo sviluppo di questo cantiere e a dare voce ai cittadini, che da anni attendono una rete idrica efficiente e sicura.