I vigili urbani, cosiddetti stagionali, di Realmonte non ci stanno a dedicarsi ad altri lavori. Hanno deciso di presentare ricorso al Tar contro l’assunzione di 10 agenti attuata dall’amministrazione comunale, retta dal sindaco Alessandro Mallia. Dopo selezione per esami alcune settimane fa è stata stilata la graduatoria finalizzata all’assunzione a tempo determinato di questi agenti di Polizia locale. Furono accolti dal sindaco dal comandante e dai colleghi della Polizia municipale e sono stati destinati ai servizi prevalenti di viabilità, in affiancamento a personale esperto, dopo un breve corso tenuto al comando. Verranno anche utilizzati in altri servizi d’istituto finalizzati alla protezione dell’ambiente e alla repressione di eventuali abusi commerciali. La graduatoria rimane aperta per tre anni e consente ad altri comuni di potere attingere da essa. Una boccata d’ossigeno per la sicurezza e l’ordine pubblico nel piccolo centro agrigentino. Tutto bello, auspicabile e a vantaggio della comunità realmontina.
Una procedura ritenuta illegittima dagli agenti “storici”
Peccato però che alcuni dei cosiddetti vigili “storici” del paese abbiano ritenuto e ritengono che tale procedura attuata dal comune non sia corretta e per questo hanno presentato ricorso al Tar per fare annullare tutto. In Municipio, dopo avere ricevuto la notizia della presentazione del ricorso, hanno dovuto immediatamente correre ai ripari e in quanto a riparo quando si parla di Tar, il sindaco ha deciso di rivolgersi al “principe” dei tribunali amministrativi regionali, ovvero l’avvocato Girolamo Rubino. La faccenda dunque sarà decisa dai giudici amministrativi di Palermo, con i vigili urbani assunti poche settimane fa che continueranno a lavorare, con una spada di Damocle sulla testa. Una situazione certamente non facile, ma che comunque è abbastanza usuale che si verifichi quando si parla di graduatorie, concorsi e assunzioni. Chi resta fuori non ci stà e fa ricorso alle sedi competenti. A Realmonte sarà un tema importante nei prossimi mesi.