A Naro, la questione rifiuti si trasforma nell’ennesimo cortocircuito politico-amministrativo.
Il sindaco Melchiorre “Milco” Dalacchi, in una nota del 29 maggio 2025, scriveva che l’amministrazione comunale stava valutando “scelte migliorative che portino maggiore efficienza ed efficacia oltre ad abbassare i costi del servizio di igiene ambientale”, lasciando intendere ai cittadini che finalmente si sarebbe intervenuti per ridurre la TARI.

Eppure, appena 24 ore dopo, la stessa amministrazione viene smentita dagli atti ufficiali: la determinazione dirigenziale n. 79 del 30 maggio 2025TestoD.D.n.201del30.05.25 proroga infatti il contratto con la CICLAT Trasporti Ambiente agli stessi patti e condizioni già in vigore, senza alcuna riduzione di costi né miglioramenti di servizio.

Le accuse del gruppo consiliare

Il gruppo consiliare “Uniti per Naro – Barberi Sindaco”, che aveva presentato l’interrogazione in materia di rifiuti, parla apertamente di “bugie amministrative” e paragona il sindaco a Pinocchio:

“Un giorno scrive di voler abbassare la TARI, il giorno dopo proroga lo stesso contratto senza alcuna riduzione. È l’ennesimo fallimento gestionale mascherato da continue menzogne”.

Secondo l’opposizione, ci si trova di fronte a due ipotesi ugualmente gravi: o il sindaco firma documenti senza leggerli, rischiando di compromettere gli equilibri di bilancio del Comune, oppure li legge senza comprenderne il contenuto, firmando comunque. In entrambi i casi – denunciano i consiglieri – si mette a rischio la tenuta economica e amministrativa di Naro.

I dati sulla differenziata

Dai dati ufficiali risulta che nel 2024 la raccolta differenziata a Naro si è attestata al 54,18%, con un recupero certificato di poco meno di 23 mila euro dalla filiera della carta e cartone. Numeri insufficienti a generare un reale abbattimento della tassa sui rifiuti, che continua a pesare sulle famiglie.

La contraddizione politica

Il contrasto tra le dichiarazioni del sindaco e gli atti firmati dagli uffici lascia la città in una situazione paradossale: da un lato si promettono miglioramenti e risparmi, dall’altro si proroga un contratto settennale da oltre 5,6 milioni di euro, senza introdurre alcuna variazione.

Il gruppo consiliare annuncia nuove iniziative per costringere il primo cittadino a chiarire pubblicamente quali sarebbero le “scelte migliorative” promesse e soprattutto quando i cittadini potranno vederle tradotte in riduzioni della TARI.

Intanto, i cittadini di Naro restano con la stessa bolletta e con l’ennesima promessa non mantenuta.

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