AGRIGENTO – Mancano appena dodici giorni alla riapertura delle scuole e sulla vicenda che riguarda i locali che ospitano il Liceo Politi e la scuola media Pirandello cala un silenzio inquietante. Dopo la conferenza stampa dei “100 giorni” del presidente del Libero Consorzio, Giuseppe Pendolino, durante la quale è stato affermato pubblicamente che quegli edifici non sarebbero agibili ad ospitare una scuola, ci si sarebbe aspettati un piano immediato di intervento e chiarimenti precisi.

Invece, il dibattito si è rapidamente trasformato in un rimpallo istituzionale: il sindaco di Agrigento, con dichiarazioni che hanno delegittimato sia il presidente della ex Provincia che i tecnici dell’ente, ha ridimensionato le preoccupazioni, alimentando solo maggiore confusione.

Un copione già visto: la strategia del silenzio

Da cinque anni assistiamo a querelle analoghe sull’agibilità e la sicurezza degli edifici scolastici ed altro al comune di Agrigento, puntualmente finite in un nulla di fatto. Oggi lo stesso schema sembra trasferirsi sull’amministrazione Pendolino: prima si lancia l’allarme, parlando di locali inagibili, e subito dopo si cerca di spegnere tutto, come se non fosse mai stato detto nulla.

Un gioco pericoloso che non riguarda soltanto la politica, ma la salute pubblica e la sicurezza di centinaia di studenti e insegnanti che tra meno di due settimane dovrebbero tornare in quelle aule.

L’assenza del dirigente e la paralisi dell’ente

La vicenda sfiora l’incredibile: per tutto il mese di agosto, al Libero Consorzio si è ripetuto che “manca il dirigente e non ha lasciato detto cosa fare, si aspetta che rientri lui”. Proprio quel dirigente che aveva dichiarato l’inagibilità dei locali e che oggi, con il suo silenzio, ha lasciato sospesa un’intera comunità scolastica. Un paradosso che certifica la totale paralisi di un ente che dovrebbe invece garantire certezze e sicurezza.

Intervenga il Prefetto

In questa situazione di stallo e di contraddizioni, appare sempre più necessario un intervento diretto del Prefetto di Agrigento. È indispensabile fare chiarezza e fornire rassicurazioni alle famiglie, che non possono assistere a questo scaricabarile istituzionale senza risposte. Non è possibile giocare con la salute pubblica: o gli edifici sono sicuri e agibili, e allora si mostri la documentazione che lo attesta, oppure non lo sono e si agisca immediatamente per trovare soluzioni alternative.

Domande senza risposta

La città si chiede:

  • I rilievi tecnici sull’agibilità degli edifici esistono e sono consultabili? VENGANO RESI PUBBLICI E CONSEGNATI ALLA STAMPA

  • Il sindaco e il presidente del Libero Consorzio hanno intenzione di assumersi responsabilmente la paternità delle proprie affermazioni?

  • Chi garantisce, oggi, che gli studenti del Politi e della Pirandello torneranno in aule sicure?

A 12 giorni dalla riapertura delle scuole, l’unica certezza è che si sta giocando con la sicurezza e la serenità di studenti, famiglie e insegnanti.

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