AGRIGENTO – Nessun errore professionale da parte del dott. G.A.G., stimato otorinolaringoiatra agrigentino, finito al centro di un procedimento civile avviato nel 2021 dagli eredi del signor P.A., deceduto a seguito di una patologia oncologica.
Gli eredi avevano infatti presentato al Tribunale di Gela un procedimento di accertamento tecnico preventivo, sostenendo che il medico non avesse prescritto subito l’esame bioptico necessario a diagnosticare il carcinoma alla corda vocale. Da qui, secondo la tesi accusatoria, sarebbe derivato un ritardo diagnostico ritenuto decisivo per l’aggravarsi delle condizioni di salute del paziente fino al decesso.
Il dott. G.A.G., assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Alessio Costa, si è difeso sostenendo la correttezza del proprio operato. I legali hanno evidenziato come, già alla prima visita del 16 gennaio 2018, il professionista avesse svolto tutti gli esami preliminari previsti – esame percettivo della voce, spettrografia, laringo-stroboscopia digitale e anamnesi – prescrivendo al paziente una Tomografia Computerizzata al collo e mediastino, passaggio obbligatorio e propedeutico ad eventuali approfondimenti bioptici.
Il paziente, tuttavia, non tornò più alla visita successiva, interrompendo di fatto il percorso diagnostico. Tale circostanza, secondo i difensori, ha reso impossibile attribuire al medico qualsiasi responsabilità per la successiva evoluzione della malattia.
A confermare questa linea difensiva è stato il collegio peritale nominato dal Tribunale di Gela, che ha definito l’operato dell’otorinolaringoiatra “rispettoso dei doveri di diligenza, prudenza e perizia, appropriato al caso clinico e rispondente alla tempestività richiesta dalle evidenze riscontrate”. I periti hanno inoltre sottolineato come la visita specialistica rappresenti il primo passo imprescindibile nell’approccio a patologie tumorali di testa e collo, non sostituibile da indagini strumentali immediate.
Conseguentemente, il Tribunale ha escluso qualsiasi profilo di responsabilità medica nei confronti del dott. G.A.G., rigettando la richiesta risarcitoria avanzata dagli eredi, che ammontava a oltre 2 milioni di euro.

