La città di Sciacca continua a distinguersi come modello di crescita e pianificazione. La Giunta comunale ha appena adottato il Piano Particolareggiato Attuativo per il progetto Monte Rotondo, che prevede 735 posti letto, spazi verdi, strutture ricettive di qualità, aree pubbliche e perfino un museo archeologico.
Un intervento che valorizza il territorio, tutela l’accesso libero al mare e promette nuove opportunità occupazionali per i giovani saccensi. Una scelta coraggiosa e lungimirante, che merita plauso perché dimostra come la politica possa davvero trasformarsi in volano di sviluppo.
Agrigento, la capitale della cultura senza servizi di base
Sul versante opposto, ad Agrigento, le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni – compresa l’attuale guidata da Francesco Miccichè – hanno spesso dichiarato di voler puntare sul turismo. Tuttavia, la realtà è ben diversa:
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Bagni pubblici: il Comune ha acquistato due bagni autopulenti tra il 2021 e il 2022, ma non li ha mai installati. Un investimento rimasto nel limbo burocratico, mentre cittadini e turisti ne restano privi.
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Sentenze ignorate: il complesso Gellia, da requisire per sentenza definitiva dal 2021, continua a non essere acquisito dal Comune, simbolo di un immobilismo che pesa sulla città.
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Servizi essenziali carenti: la manutenzione urbana e il decoro restano insufficienti, rendendo incoerente la narrazione di una città che vuole attrarre visitatori ma non riesce a garantire nemmeno i servizi più basilari.
Confronto diretto: Sciacca vs Agrigento
| Aspetto | Sciacca | Agrigento |
|---|---|---|
| Strategia turistica | Piano attuativo concreto: 735 posti letto, museo, aree verdi, occupazione | Annunci ripetuti ma nessun progetto strutturale reale |
| Servizi pubblici | Accesso garantito al mare, spazi collettivi pianificati | Bagni acquistati ma mai installati, servizi igienici inesistenti |
| Gestione amministrativa | Trasparenza e visione di lungo periodo | Burocrazia, immobilismo, sentenze inapplicate |
| Immagine della città | Località che cresce e investe nel turismo | Capitale della Cultura senza bagni pubblici e con degrado urbano diffuso |
Mentre Sciacca programma, investe e cresce, Agrigento resta ferma, avvitata in una gestione che tra proclami e inefficienze non riesce a garantire neppure ciò che altrove è dato per scontato.
Il rischio è che, mentre le città vicine attraggono turisti e investimenti, Agrigento continui a perdere terreno e credibilità.
Perché una Capitale della Cultura senza servizi di base non è credibile: la differenza con Sciacca sta tutta nei fatti.

