AGRIGENTO – Con l’Ordinanza Dirigenziale n. 241 del 5 settembre 2025 Ordinanza+Dirigenziale+2025-241 il Comune di Agrigento ha disposto il divieto di accesso e di sosta in diverse vie cittadine per consentire l’avvio dei lavori di ristrutturazione ed automazione finalizzati all’ottimizzazione della rete idrica.
Vie interessate
Il provvedimento riguarda in particolare:
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A valle di via Callicratide: via Venezia, via Torino, via Firenze, via Bologna, via Cuneo, via Brescia, via Milano, via Genova, via Verdi e altre traverse limitrofe;
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A valle di via Manzoni: via Rapisardi, via Mirate, via Monti, via Pellico, via Fratelli Cairoli, via Micca, via Pisacane, via Cuoco, via Fratelli Bandiera e altre.
Il divieto sarà in vigore a partire dalle ore 7:00 di lunedì 8 settembre 2025 e fino a cessato bisogno, con la possibilità di estensione a ulteriori aree se necessario.
Le prescrizioni
L’impresa esecutrice dei lavori, il Consorzio Stabile DELLA con sede a Padova, dovrà:
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garantire sempre l’accesso alle proprietà private lungo le vie interessate;
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istituire percorsi alternativi protetti nel caso di lavori su marciapiedi o piste ciclabili;
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predisporre, quando necessario, il senso unico alternato, regolato dal proprio personale o da semafori di cantiere;
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installare la segnaletica di cantiere almeno 48 ore prima dell’inizio dei lavori.
Il provvedimento incarica la Polizia Locale di far rispettare i divieti e dispone che la ditta adotti tutte le misure necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità, nonché il ripristino dello stato dei luoghi al termine delle operazioni
Ordinanza+Dirigenziale+2025-241 Ordinanza+Dirigenziale+2025-241
Ricorsi e pubblicazione
L’ordinanza è immediatamente esecutiva con la pubblicazione all’Albo pretorio del Comune. È ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni o ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana entro 120 giorni.
In una città piegata da anni di emergenza idrica e disagi quotidiani, l’avvio dei cantieri per l’ottimizzazione della rete rappresenta un passo necessario, seppur tardivo. Resta da verificare la reale efficacia degli interventi e la capacità di rispettare i tempi, affinché i sacrifici imposti ai cittadini – tra chiusure, deviazioni e disagi alla viabilità – si traducano finalmente in un miglioramento concreto del servizio.

