Sarà una prima campanella del nuovo anno scolastico particolare al Liceo delle Scienze Umane “Raffaello Politi” ospitata nello stabile di via Acrone ad Agrigento. Come già denunciato nei nostri precedenti articoli i locali sono stati dichiarati inadeguati dal Libero Consorzio di Agrigento. Nonostante ciò, segreterie e uffici restano ancora operativi nello stabile, alimentando confusione e preoccupazione tra famiglie e personale scolastico. Un’intera stagione estiva non è bastata a effettuare un trasloco certamente complesso, ma comunque fattibile. Le operazioni di trasloco in un altro plesso della via Cimarra avranno un’accelerazione solo nei prossimi giorni o settimane, al termine della gara d’appalto. Undici classi, quasi tutte prime, rimarranno in via Acrone, in attesa di nuove disposizioni, tutte le altre in via Cimarra. Al momento non ci sono ordinanze di sgombero e a rassicurare tutti ci pensa la nuova preside, Milena Siracusa, non nuova a gestire “traslochi” da una struttura all’altra della scuola chiamata a dirigere: “Siamo protagonisti di una costante interlocuzione con le istituzioni preposte al controllo sulla sicurezza e abbiamo avuto rassicurazioni. Mi sono insediata soltanto il primo settembre ed è ovvio che sono in una fase di approfondimento di tutte le tematiche, ma mi sento di rassicurare tutti. Certamente – sottolinea Siracusa – auspichiamo la massima rapidità nell’opera di trasloco che non riguarda “solo” le classe con le cattedre e i banchi. Spostare una scuola rappresenta un impegno immane, perchè ci sono laboratori, strumenti di lavoro, l’archivio storico che nel nostro caso risale al 1862, quindi può immaginare l’importanza di un simile intervento”.
Il trasferimento annunciato e mai completato
Il presidente del Libero Consorzio, Giuseppe Pendolino, aveva annunciato il trasferimento del Liceo Politi all’ex Foderà al Quadrivio Spinasanta, dopo che le verifiche strutturali avevano evidenziato gravi criticità statiche. Lo stesso destino riguarda la scuola media Pirandello, che condivide lo stabile di via Acrone: in questo caso la competenza è del Comune di Agrigento. Il caso è emblematico: un edificio dichiarato non idoneo resta ancora aperto e operativo, le segreterie continuano a lavorare, mentre studenti e docenti si preparano a un rientro scaglionato. A garantire tutti è la grande professionalità e il rigore della preside Siracusa che, dopo i grandi consensi ottenuti per quanto fatto allo Sciascia di contrada Calcarelle, da domani mattina si appresta a questa nuova avventura, in una delle scuole più antiche e prestigiose di Agrigento. Una scuola che avrebbe meritato una struttura sicura, totalmente fruibile e non inadeguata, se non ancora pericolosa e a rischio di essere sgomberata.

