Dopo le denunce di Report Sicilia e le prime ordinanze, la comunità prende posizione

AGRIGENTO – Le battaglie di Report Sicilia sugli impianti abusivi di antenne e tralicci non restano più solo sulle pagine dei giornali. Questa volta sono i cittadini a scendere in campo con una petizione popolare con diffida, depositata il 5 settembre 2025 e indirizzata al Comune di Agrigento, con copia a Procura, Prefettura e Soprintendenza

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L’iniziativa nasce in seguito alla mancata esecuzione dell’Ordinanza di demolizione n. 18 del 27 giugno 2025, relativa al traliccio sorto in Viale dei Pini a San Leone, in piena zona a inedificabilità assoluta. Un’opera mastodontica, con base in calcestruzzo armato di 46 mq, realizzata senza le dovute autorizzazioni.

Un precedente già scritto

Il caso richiama da vicino quello del traliccio installato tra Piazza Marconi e Via Acrone, per il quale — proprio dopo la segnalazione di Report Sicilia — il Comune e la Soprintendenza hanno riconosciuto l’abuso e imposto la demolizione. Un risultato che dimostra come la pressione dell’informazione libera possa smuovere le istituzioni.

Adesso la petizione dei residenti di San Leone rappresenta il passo successivo: la voce diretta dei cittadini che chiedono al Comune non solo di far rispettare la legge, ma anche di agire senza più indugi, dando seguito all’ordinanza già emessa e ampiamente scaduta.

Due pesi e due misure?

Il documento sottolinea come, mentre ai privati spesso si impongono tempi strettissimi per rimuovere abusi, nei confronti di grandi società come INWIT S.p.A., costruttrice del traliccio insieme al proprietario del terreno, si registri una preoccupante tolleranza. Una disparità che mina la credibilità delle istituzioni e alimenta la percezione di un sistema a due velocità.

La diffida: ultimatum al Comune

Nella petizione i firmatari diffidano formalmente l’amministrazione a eseguire forzatamente la demolizione e a non perseverare in comportamenti omissivi che configurerebbero responsabilità amministrative e contabili. Se il Comune resterà inerte, i cittadini annunciano ricorsi al TAR, segnalazioni alla Corte dei Conti e nuove iniziative pubbliche.

Un fronte che si allarga

La mobilitazione popolare si inserisce in un quadro già acceso dalle denunce di Report Sicilia: tralicci dichiarati abusivi, antenne piazzate a pochi metri dalle abitazioni, opere edilizie irregolari in aree vincolate come la Villa del Sole. La petizione dimostra che la comunità non vuole più subire passivamente ma intende pretendere legalità, trasparenza e coerenza.

Oggi più che mai, le vicende dei tralicci diventano il simbolo di una battaglia più ampia: quella per il rispetto delle regole urbanistiche e per un’amministrazione che risponda non solo alle ordinanze, ma soprattutto ai cittadini.

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