AGRIGENTO – Una serata intensa e colma di emozioni ha trasformato ieri l’atrio esterno del Teatro Pirandello in un luogo di ricordo e di affetto dedicato a Nino Bellomo, artista, intellettuale e studioso di Luigi Pirandello. Un evento pensato non come semplice commemorazione, ma come incontro vivo con la sua eredità culturale e umana.
La serata, promossa e curata da Francesco Bellomo insieme alla Fondazione Teatro Valle dei Templi Pirandello, ha avuto come momento centrale la proiezione del documentario di Walter Croce, che con sensibilità e precisione ha ripercorso le tappe più significative della carriera e della vita di Bellomo. Ne è emerso un ritratto intimo e corale: il suo amore per il teatro, il rigore culturale, la dedizione allo studio dell’opera pirandelliana, vissuta non solo come materia di ricerca, ma come strumento per interrogare la vita.
Il pubblico, numeroso e partecipe, ha accompagnato con commozione la proiezione e le testimonianze, trasformando il ricordo in una celebrazione condivisa. Momento particolarmente toccante è stata la lettura, affidata a Francesco Bellomo e all’attrice Shaen Tevez, di alcune pagine tratte dal libro che Nino aveva iniziato a scrivere e che sarà pubblicato postumo: frammenti di riflessioni e memorie che hanno restituito la sua voce intensa e ancora vicina.
La serata si è conclusa con un talk show che ha visto protagonisti alcuni degli amici più cari di Nino. Tra loro anche Roberta Torre, nuova direttrice artistica del Teatro Pirandello, che con parole sentite ha sottolineato quanto l’esempio e la passione di Bellomo possano continuare a illuminare il futuro del teatro. Ricordi, aneddoti e riflessioni hanno tracciato un mosaico vivo di affetto e gratitudine verso un uomo che è stato maestro, compagno di viaggio e punto di riferimento per tanti.
Non un addio, ma un incontro: il segno che la vita e l’opera di Nino Bellomo continuano a parlare, a emozionare e a interrogare. Nel teatro che porta il nome del suo autore più amato, Luigi Pirandello, il ricordo si è fatto presenza viva, testimonianza di come l’arte e l’amicizia sappiano custodire e rinnovare ciò che davvero conta.


