AGRIGENTO – “Ad Agrigento si spendono milioni per telecamere e pulizie straordinarie, ma il degrado resta”. È l’accusa lanciata dai movimenti del progetto “Tutti insieme per una città normale”, che rilanciano la proposta di istituire anche nel capoluogo gli ispettori ambientali comunali, sul modello adottato a Taormina.
Secondo quanto riportato nella nota, l’ultima determina comunale parla chiaro: oltre 130 mila euro l’anno per il noleggio e la gestione di 25 telecamere destinate al controllo ambientale, con un contratto che può arrivare a superare i 250 mila euro in due anni. Eppure, nonostante gli ingenti investimenti, la città continua a essere invasa da micro-discariche e da un decoro urbano compromesso, mentre l’amministrazione sembra “normalizzare” la situazione.
L’esempio di Taormina
Il modello da seguire, secondo i movimenti, è quello di Taormina, dove sono appena entrati in servizio gli ispettori ambientali comunali, nominati con decreto sindacale e dotati di poteri di vigilanza, accertamento e contestazione.
Queste figure, riconosciute come pubblici ufficiali, hanno un compito non solo repressivo ma anche educativo e informativo, per sensibilizzare cittadini e turisti sul corretto conferimento dei rifiuti e sul rispetto dell’ambiente.
Gli ispettori operano al fianco dell’Azienda Servizi Municipalizzati e di associazioni specializzate, con strumenti e competenze idonee a fronteggiare anche le situazioni più complesse, come le discariche abusive e le aree particolarmente degradate.
I risultati concreti: il report di Taormina
Dal 23 luglio 2025, la Polizia Rurale, in convenzione con il Comune di Taormina e l’ASM, ha già prodotto risultati tangibili:
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146 verbali emessi per violazioni ambientali legate al conferimento dei rifiuti (tipologia ed orari sbagliati);
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51.100 euro complessivi di sanzioni, con multe da 350 euro ciascuna;
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turni quotidiani di 10-12 ore, a conferma di un impegno costante e capillare sul territorio.
Un dato che dimostra come la presenza fisica di ispettori e controlli diretti abbia un impatto immediato e concreto, sia in termini di repressione degli abusi che di prevenzione.
La proposta per Agrigento
“Tutti insieme per una città normale” propone di replicare questa esperienza anche ad Agrigento, affiancando la Polizia Locale con un corpo di ispettori ambientali in grado di garantire controlli quotidiani, sanzioni efficaci, educazione ambientale e soprattutto una presenza costante sul territorio.
“Non basta piazzare telecamere e spendere milioni di euro senza un ritorno in termini di civiltà e vivibilità – sottolineano i movimenti – Solo così si potrà voltare pagina e dire basta al degrado che da troppi anni mortifica la città”.
Un punto del programma di cambiamento
L’istituzione degli Ispettori Ambientali Comunali è uno dei punti cardine del programma dei movimenti che compongono il progetto “Tutti insieme per una città normale”.
Un programma che mira a riportare ad Agrigento decoro urbano, legalità diffusa e una gestione trasparente delle risorse, affinché ogni euro speso si traduca finalmente in un beneficio concreto per i cittadini.

