Ma se intervenisse il ministero della Cultura, commissariando Agrigento Capitale della Cultura? Dopo la stesura della cosiddetta bozza di referto da parte della Corte dei Conti,  a seguito dell’udienza svoltasi nei mesi scorsi sulla gestione dell’iniziativa che avrebbe dovuto e potuto cambiare in meglio la faccia della città dei Templi, una domanda sorge spontanea. I giudici contabili hanno messo in luce carenze e mancanze nella gestione, con invito alle amministrazioni interessate a contraddire (sia documentale che orale) prima che il referto diventi definitivo. Un commissariamento che pare abbastanza peregrino possa avvenire però, visto quello che nel giugno scorso ebbe a dire lo stesso ministro Alessandro Giuli, quasi apprezzando l’operato dell’attuale “cabina di regia”. “Agrigento Capitale della cultura non è fuori controllo”, ebbe a dire il ministro. In attesa che però, anche sulla scia della eco mediatica nazionale per la pessima “pagella” redatta dalla Corte dei Conti, susciti un moto anche dalle parti dell’ufficio di Giuli è utile fare un piccolo ripasso.

Cosa ha evidenziato la Corte

La Corte ha evidenziato la sussistenza di una molteplicità di profili di criticità afferenti alla fase organizzativa, programmatoria ed attuativa, dai quali discendono dubbi ed incertezze sulla attuale ed effettiva realizzazione dell’obiettivo primario dell’azione amministrativa (valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo), e sull’adeguatezza e corrispondenza delle attività in corso di svolgimento rispetto allo scopo fondamentale di trasmissione di un impulso per lo sviluppo sociale, economico e civile di tutto il territorio della provincia di Agrigento, connesso al risalto delle identità locali con la messa in moto di meccanismi virtuosi e percorsi di valorizzazione del territorio. Sussistono rilevanti profili d’incertezza sull’adeguatezza, sulla corrispondenza e sul coordinamento delle attività gestionali di attuazione, rispetto ai contenuti dei 44 progetti indicati nel dossier della candidatura, sul fondamento dei quali la Città di Agrigento ha conseguito il titolo di Capitale della Cultura 2025; 2. Sussistono significativi profili di confusione e di commistione tra le attività di realizzazione dei n. 44 progetti indicati nel dossier di candidatura e le attività progettuali collegate ai finanziamenti provenienti dal bilancio regionale; 3. Sussistono rilevanti ritardi nella rendicontazione delle somme utilizzate a valere sui finanziamenti rispettivamente, statali (Ministero Cultura) e regionali, con le conseguenze negative sulla disponibilità delle somme appartenenti alla dotazione finanziarie delle singole iniziative progettuali e sulla verifica degli stati di avanzamento nell’attuazione dei singoli progetti; 4. Non sussiste alcuna evidenza istruttoria positiva sul coordinamento tra le attività progettuali (a finanziamento statale e regionale) con le altre attività indicate nel dossier di candidatura per il miglioramento dello stato delle infrastrutture destinate alla fruizione logistica degli eventi ed alla migliore recettività dei flussi da ospitare nell’arco temporale dell’iniziativa, con risultati da consolidare nella crescita e nello sviluppo del territorio;

Punto 10: E’ opportuno che tra le misure e le soluzioni di efficientamento siano inclusi gli obiettivi della prevenzione dei costi inutili e/o diseconomici (inaugurazione in Teatro Pirandello)

Punto 5. Non sussiste alcuna evidenza istruttoria positiva sulla esistenza, nell’ambito dell’organizzazione amministrativa dedicata all’attuazione delle singole attività progettuali, di strutture preposte alla regia ed al coordinamento nell’attuazione dei singoli progetti (interni ed esterni al dossier); 6. Non sussiste alcuna evidenza istruttoria positiva sulla costituzione di un sistema di controlli interni, idoneo prevenire e/o intercettare i disallineamenti tra le attività in corso di attuazione e gli obiettivi strategici dell’iniziativa; 7. Non sussiste alcuna evidenza istruttoria sulla utilizzazione di strumenti dedicati alla verifica di congruità dei costi contrattuali (considerando anche le peculiarità delle 139 attività dello spettacolo culturale), ed alla verifica dei risultati (positivi e/o negativi) collegati all’avviamento ed alla realizzazione dei singoli eventi (es. presenze alle singole manifestazioni, grado di soddisfacimento delle aspettative degli stakeholders, incremento della mobilità territoriale di matrice turistica etc…); 8. Sussistono significativi margini di miglioramento dell’efficienza amministrativa e contabile nei rapporti tra il Comune di Agrigento e la Fondazione, a superamento delle più che evidenti disfunzioni provenienti dal ritardo nella istituzione dell’Organismo derivato, nell’avviamento della sua organizzazione e nella soluzione delle gravi questioni discendenti in prevalenza dall’impossibilità della Fondazione ad assumere il ruolo di stazione appaltante; 9. È necessario procedere a misure e soluzioni di efficientamento delle iniziative, utili e idonee ad accelerare l’attuazione dei progetti, soprattutto quelli inclusi nel dossier di candidatura, nella rimanente prospettiva quadri/trimestrale, predisponendo contestualmente la pianificazione del procedimento di liquidazione della Fondazione, la quale cessa dal ruolo e dalle competenze attuative a chiusura dell’anno 2025. 10. È opportuno che tra le misure e le soluzioni di efficientamento siano inclusi gli obiettivi della prevenzione dei costi inutili e/o diseconomici (v. es. evento inaugurazione in Teatro Pirandello) e della stabilizzazione e del consolidamento futuro delle iniziative progettuali rivelatesi idonee alla reiterazione, a vantaggio dello sviluppo culturale e della crescita economica dei territori. 11. Sotto tale ultimo profilo, appena specificato sub. 10, è necessario procedere alla valutazione delle singole iniziative culturali, turistiche, artistiche e scientifiche, attuate ed in corso di attuazione, al fine di verificare la sussistenza e la percezione di contributi e vantaggi rilevanti e/o significativi nella effettiva realizzazione delle finalità fondamentali dell’iniziativa “Agrigento Capitale della Cultura italiana 2025″. A fine di questo mese la Fondazione dovrà fornire le proprie controdeduzioni al fine di evitare che si compia il disastro totale e possano essere decisi provvedimenti sanzionatori da parte della magistratura contabile, se le “giustificazioni” non fossero ritenute sufficienti e valide. 

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