Tra divieti, transenne e confusione: la gente la percorre in entrambi i sensi
AGRIGENTO – La corsia nord del lungomare Falcone-Borsellino, quella adiacente alle abitazioni e ai locali, dovrebbe rappresentare uno spazio regolato e sicuro, pensato per ciclisti e pedoni, ma la realtà è ben diversa. Le foto lo documentano con chiarezza: quella che nasce come pista ciclabile è diventata nei fatti una corsia “ibrida”, percorsa da automobili, motorini, biciclette e pedoni senza alcuna certezza sulle regole di circolazione.
Segnaletica e barriere: la confusione regna sovrana
La presenza di cartelli di divieto d’accesso, blocchi di cemento e pittogrammi della bici sull’asfalto lascerebbe pensare a una corsia esclusiva per le due ruote. Eppure, allo stesso tempo, mancano indicazioni precise sul senso di marcia consentito. Non è raro, infatti, che la corsia venga utilizzata da veicoli in entrambi i sensi di marcia, creando situazioni di potenziale pericolo e di caos viario.
Una corsia “ibrida” senza regole
Di fatto, la corsia nord si è trasformata in una “terra di nessuno”:
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i ciclisti non hanno un percorso sicuro e protetto;
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i pedoni si trovano a dover condividere lo spazio con le auto;
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gli automobilisti, senza controlli né chiarezza, la percorrono a loro piacimento, in un senso o nell’altro.
Un’anomalia che mette in luce non solo la mancanza di programmazione urbanistica, ma anche l’assenza di controlli effettivi da parte della Polizia Locale.
La domanda inevasa
La questione resta tutta lì, davanti agli occhi di cittadini e turisti:
la corsia nord del lungomare Falcone-Borsellino è una pista ciclabile o una corsia mista? Qual è il senso di marcia realmente consentito? Oppure ad Agrigento si continua a lasciare spazio al libero arbitrio, a scapito della sicurezza e dell’immagine della città?








